Coltivare le melanzane è semplice ma per avere raccolti abbondanti è bene adottare qualche accortezza.
Che coltiviate in pieno campo o che abbiate deciso di coltivare la melanzana in vaso, seguite i nostri suggerimenti ed avrete piante sane e melanzane saporite.
La storia della melanzana, dal medioevo ad oggi
La melanzana (Solanum melongena) è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, alla pari di pomodoro, patate e peperoncino, ma anche la bacca da essa prodotta, da consumare necessariamente previa cottura.
Di questa specie si conosce poco dato che nell’antichità pare non venisse utilizzata a scopo alimentare, di certo non esistono fonti che ne dimostrino l’uso da parte di Greci e Romani.
Si diffonde in Europa a partire dal 1400 ma solo in alcune zone, in linea di massima nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dove è possibile coltivare le melanzane con facilità grazie a condizioni climatiche favorevoli.
Dal 15esimo secolo in poi, la melanzana ha iniziato a farsi apprezzare sempre più, tanto che oggi è uno degli ortaggi più amati in assoluto.
Ai giorni nostri sono moltissime le varietà di melanzana che vengono prodotte e commercializzate; tra di esse differiscono principalmente per la forma cilindrica, più o meno arrotondata, e per il colore della buccia, che può variare dal bianco al nero, passando per la tipica tinta violacea.
Esistono anche varietà meno conosciute di melanzana colorata, come la melanzana striata siciliana o la melanzana rossa di Rotonda DOP, vero e proprio vanto della regione Basilicata.
Indicazioni preliminari per coltivare la melanzana
Per cominciare a coltivare la melanzana è bene conoscere le sue caratteristiche, dato che è una specie abbastanza esigente in fatto di suolo e di clima.
Originaria di ambienti sub-tropicali, necessita di ambienti caldi, capaci di assicurare temperature costanti superiori ai 10 °C, limite vitale per questo vegetale.
La melanzana, infatti, dà buoni risultati solo se può contare su temperature superiori a 25 °C durante il periodo di crescita vegetale e nella formazione dei frutti; anche se a dirla tutta le bastano circa 17 °C per farla sviluppare ed esser produttiva.
Come la stragrande maggioranza dei vegetali non apprezza suoli compatti e con eccessiva presenza d’acqua, va quindi coltivata in terreni tendenzialmente sciolti, ben dotati di sostanza organica e nutrienti.
Inoltre è bene ricordare di non mettere a dimora le melanzane in suoli che hanno ospitato nei 5 anni precedenti specie della stessa famiglia o, in generale, piante molto esigenti in fatto di nutrienti.
Come seminare la melanzana
Il modo migliore per iniziare a coltivare la melanzana è quello di produrre piantine con pane di terra da mettere successivamente a dimora: che abbiate deciso di coltivarla in pieno campo o in vaso, questa prima operazione è condivisa.
In linea di massima, i semi di melanzana vanno posti in terra nella seconda metà di marzo, così da poter mettere a dimora le piantine non appena le temperature lo consentono, solitamente ad inizio maggio.
Nel caso in cui non possiate contare su un ambiente protetto in cui far germinare i semi, dovrete a riporli direttamente in orto o in vaso dalla terza settimana di aprile in poi.
La semina della melanzana per la produzione di piantine si effettua in contenitori alveolati o in vasi da diametri moderati. Si sistemano due semi per alveolo e si ripongono i contenitori in un ambiente protetto e ben esposto alla luce, provvedendo a mantenere il suolo opportunamente umido fino a germinazione avvenuta. Quando le melanzane raggiungono i 7 - 8 cm di altezza dovrete diradarle, eliminando il germoglio più debole per favorire lo sviluppo della piantina più forte.
Mantenete le melanzane in salute proteggendole dal freddo e annaffiandole opportunamente, quindi, non appena la stagione lo permette, iniziate a trapiantarle in vaso o in piena terra, a seconda delle possibilità.
È bene ricordare a chi ha deciso di coltivare in vaso che esistono specifiche varietà di melanzane adatte allo scopo, come la Slim Jim, una pianta che produce in quantità grappoli di bacche lunghe e sottili, ed anche molto buone.
Se avete deciso di seminare la melanzana in orto, realizzate postarelle secondo le distanze riportate in seguito per la coltura in pieno campo, quindi riponete la semente e gestite le piantine come appena descritto per la semina protetta.
I trucchi per coltivare le melanzane in orto
La coltivazione in orto della melanzana cominicia con la messa a dimora delle piantine tra fine aprile e inizio maggio, quando non si corre più il rischio di gelate tardive e la temperatura supera costantemente i 15 °C anche di notte.
Realizzate delle buchette su di un terreno precedentemente lavorato e ben esposto al sole stando bene attenti a distanziare tra loro le piante di almeno 50 cm. Se dovete realizzare più file di melanzane, abbiate l’accortezza di mantenerle a circa un metro di distanza.
Poste in terra le piante, annaffiate in abbondanza per favorire l’attecchimento delle radici quindi ricoprite il suolo libero con della paglia, così da realizzare una pacciamatura che aiuti il terreno a mantenersi umido e al contempo eviti il proliferare di erbacce.
Seguite lo sviluppo delle piante di melanzana assicurando un’opportuna irrigazione, tale da evitare che il terreno risulti eccessivamente umido.
Molto spesso è anche utile sistemare a lato dei vegetali dei tutori su cui fissare il fusto delle piante, in questo modo sarete sicuri che le piante non incorrano a rotture dovute al peso delle loro bacche.
Iniziate a raccogliere non appena la buccia delle melanzane acquisisce il colore tipico della varietà e non oltre, altrimenti la bacca svilupperà molti semi. Per raccogliere non dovrete far altro che indossare dei guanti per evitare di esser punti dalle spine presenti sul peduncolo quindi, con una forbice ben affilata, tagliate quest’ultimo asportando le vostre deliziose melanzane.
Coltivare la melanzane in vaso, ecco come si fa
Coltivare le melanzane in vaso è una pratica molto simile a quella descritta in orto, con la sostanziale differenza che le piante si svilupperanno in un terreno limitato.
Abbiamo già sottolineato come questa specie sia molto esigente in fatto di suolo, dovrete quindi assicurare a ciascun vegetale un vaso molto capiente, di almeno 40 cm di diametro e profondità.
Preparate i vasi sistemando sul fondo uno strato di circa 2 - 3 cm di argilla espansa, utile ad allontanare l’acqua in eccesso, quindi riempite il contenitore con un terreno preparato mescolando 3 parti di terriccio per orticole e 1 di sabbia.
Scavate una piccola buchetta al centro del vaso, inserite al suo interno la piantina di melanzane e annaffiate per aiutare la melanzana ad attecchire.
D’ora in avanti la coltivazione della melanzana in vaso è pressoché identica a quella in pieno campo, l’unica differenza sta nella frequenza di irrigazione: le piante in vaso necessitano di esser annaffiate con maggiore frequenza dato l’acqua tenderà ad evaporare più velocemente di quanto non faccia nel terreno dell’orto.
Anche in questo caso, sostenete le piante con un tutore e sistemate sul suolo della paglia che eviti lo sviluppo di erbe infestanti e limiti l’evaporazione.
Una volta che le melanzane prodotte dalle piante raggiungono le dimensioni tipiche della varietà, provvedete a raccoglierle tagliando il peduncolo su cui si sono sviluppate con un coltello o delle forbici affilate. Durante le operazioni state attenti a non pungervi con le spine che fuoriescono dalla vegetazione; un paio di guanti da giardinaggio saranno di certo un’accortezza utile per evitare questo fastidio.