Il noce è un albero maestoso che produce frutta in autunno, scoprite come si raccoglie!
In Italia la raccolta delle noci avviene a cavallo tra la fine dell’estate e l’autunno, a seconda della varietà messa dimora. La nocicoltura italiana non può competere in termini di quantità con Cina e USA ma di certo può dire la sua se si parla di qualità.
Scopriamo insieme i segreti di questa pianta e capiamo come avviene questa operazione.

Il noce e l’uomo, una storia d’amore che dura 8000 anni
Il noce (Jungla regia) è una pianta di origine asiatica che viene coltivata per il suo seme edibile (il gheriglio) e per il suo legno.
Nella storia dell’uomo, la noce è sempre stata un alimento apprezzato: esistono testimonianze che dimostrano come più di 8000 anni fa i nostri antenati fossero soliti raccogliere le noci trovate a terra e consumarne il seme.
Un legame che dura da così tanto non può che sfociare in credenze e miti, infatti la noce per gli antichi greci era il cibo degli dei, mentre per il popolo romano possedeva poteri afrodisiaco.
Con il passare dei secoli le leggende attorno a questa pianta iniziarono ad accumularsi: secondo alcune tradizioni il noce era il luogo ideale dove svolgere riti magici e si credeva che i suoi frutti avrebbero acquisito poteri straordinari se colti durante la notte di San Giovanni. Il raccolto “soprannaturale” veniva successivamente riposto in alcool per creare una potente pozione magica, più o meno quel che conosciamo oggi con il nome di Nocino.

Un albero imponente dai frutti squisiti
Il noce è un albero caducifoglio che a maturità può superare senza difficoltà i 25 m di altezza. Pianta imponente, presenta una chioma espansa a portamento globoso formata da foglie composte costituite da un asse centrale dal quale si dipartono da 7 a 9 foglie, di cui una posta all’apice del picciolo.
Il noce è una specie monoica autofertile: a differenza di quel che accade, ad esempio, all’azzeruolo, ogni noce, pur sviluppando fiori maschili e fiori femminili distinti, separati e diversi tra loro, produce frutti in piena autonomia senza la necessità di venir impollinato da varietà differenti di noce.
I fiori maschili (definiti amenti) sono infiorescenze simili a pannocchiette lunghe al massimo 25 cm ricoperte da un centinaio di piccolissimi fiori tondeggianti che producono il polline per fecondare i fiori femminili.
I fiori femminili, invece, sono tondi, non presentano petali ma 2 evidenti escrescenze verdognole (gli stimmi) che, ovviamente, hanno la funzione di intercettare più polline possibile per poi divenire frutto.
La noce non è un frutto “normale”, ma quel che i botanici definiscono come “drupa”: un frutto con polpa esterna di color verdognolo (il mallo), questa racchiude un guscio legnoso al cui interno si trovano i semi della pianta, quelli che siamo soliti consumare con il nome di gherigli. Mano a mano che i frutti maturano, il mallo tende a fessurarsi e diventare scuro, fino a quando la noce si stacca naturalmente dalla pianta e cade a terra, pronta per essere raccolta.

Come si svolge la raccolta delle noci in Italia
A prescindere dalla varietà messa a dimora, in Italia il periodo di raccolta delle noci comincia a settembre e si protrae fino ad autunno inoltrato.
La frutta di quest’albero è soggetta a maturazione scalare, ciò significa che le noci vanno colte mano a mano che cadono dall’albero in modo spontaneo. Solitamente si provvede a svolgere questa mansione ogni 2-3 giorni, per evitare che, a contatto con la terra e l’umidità, il guscio annerisca e il gheriglio marcisca. Per limitare parzialmente questi problemi, in molti stendono sul suolo delle reti di polietilene che distanziano i frutti dal terreno e al contempo facilitano le operazioni di raccolta.
Chi non ha tempo o voglia di aspettare la cascola naturale delle noci, è solito scuotere i rami con un bastone per promuovere la caduta della frutta. Ma per quanto questa operazione, denominata abbacchiatura, riduca i tempi lavorativi, si rischia di rovinare i rami della pianta e di far più danni che benefici.
Chi invece coltiva queste specie in maniera professionale, può agevolare il suo lavoro utilizzando scuotitrici e raccoglitrici automatiche: la scelta migliore se si vuole un raccolto di qualità, sempre che il costo dei macchinari sia sostenibile.
Dopo aver effettuato la raccolta vera e propria, è bene eliminare il prima possibile il mallo (smallatura) e provvedere al lavaggio del guscio con acqua e candeggina (ogni dieci parti d’acqua se ne aggiunge una di candeggina). Queste pratiche post-raccolta sono utili a proteggere la frutta dai marciumi derivati dal deperimento del mallo, a rendere omogenea la colorazione del guscio e, al contempo, a disinfettare la sua superficie.

Le noci mantengono in salute il sistema cardiovascolare
Le noci posseggono numerose qualità benefiche riservate a chi è solito consumarle con regolarità, ne basteranno 3 al giorno per poter beneficiare di tutte le loro proprietà.
Esse svolgono un’azione positiva sull’apparato circolatorio andando a riequilibrare la pressione sanguigna e mantenendo i livelli di colesterolo entro le soglie corrette. Inoltre sono capaci di mantenere elastiche le pareti delle arterie, diminuendo la possibilità dell’insorgere di malattie cardiovascolari.
La noce è ricca di antiossidanti, in particolare di vitamina E e omega-3; composti capaci di contrastare in modo attivo la comparsa di tumori.

Dall’antipasto al dolce, le noci stanno bene ovunque
Le noci sono frutti secchi che in cucina vengono utilizzati indistintamente in ricette dolci e salate perchè si sposano bene a moltissimi ingredienti e, oltre al loro sapore distintivo, donano croccantezza alle portate.
Sono usate per dar sapore ai panificati, come pane con la frutta secca o focacce di vario genere, noi vi consigliamo di provare a cucinare la buonissimafocaccia con pere, noci e gorgonzola.
Le salse a base di noce possono essere utilizzati per preparare sfiziosi antipasti, specie se in abbinata a dei formaggi, o per condire pasta e gnocchi, sotto forma di pesto di noci o in abbinamento ad altri ingredienti, come nel caso della ricetta della pasta con noci e speck.
Vengono usate molto spesso con le verdure, stanno bene con le patate e le carote al forno o con gli spinaci lessi, anche se il metodo migliore per assaporarle è quello di usarle in sfiziose insalate estive.
Sono l’ideale per accompagnare piatti a base di carne, specie se decidete di preparare un filetto o delle scaloppine.
Senza scordare che le noci sono un ingrediente essenziale in pasticceria; esistono moltissime torte alle noci: dai plum cake alle noci alle crostate passando per la ciambella alle noci.
L’unico limite all’uso delle noci in cucina è la fantasia, e voi come le usate?