Il cetriolo è un ortaggio che si coltiva senza molti sforzi in tutta la Pensiola, ecco perché è una delle piante che si incontra più spesso negli orti familiari. L’elevata produttività è uno dei fattori che lo ha reso celebre, ma moltissimi lamentano raccolti amari o, in generale, poco appetibili.
Non lasciatevi scoraggiare, molto spesso bastano poche accortezze per riuscire a produrre ortaggi dal sapore unico: capiamo insieme come coltivare il cetriolo e migliorare il raccolto!
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L’importanza della messa a dimora: mai scordare i tutori!
Come spesso accade, le tempistiche di messa a dimora condizionano direttamente e indirettamente la resa e la qualità del raccolto.
- La semina in pieno campo si effettua tra maggio e luglio: realizzate delle buchette lungo una fila sistemandone una ogni 30 cm circa, dentro ciascun ponete 3 semi.
- Se invece preferite mettere a dimora piante in pane di terra, seminate in ambiente protetto intorno a marzo e trapiantate le piantine tra maggio e giugno mantenendo le stesse distanze suggerite in precedenza.
- Prima di mettere a dimora i semi, però, è opportuno decidere dove sistemare i tutori che sosterranno lo sviluppo verticale delle piante.
- Scegliete pali alti circa 2 metri e posizionateli a circa 20 cm di distanza dalla base delle piante. Attenzione, questo è anche il momento in cui si può installare un impianto di irrigazione, un aiuto che in questo caso può cambiare le sorti del raccolto.
Vediamo perché.
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Come irrigare: mai più cetrioli piccoli e amari
Coltivare il cetriolo è semplice ma molti lamentano produzioni poco appetibili, caratterizzate da frutti molto piccoli: queste condizioni si manifestano solo se le piante non sono state annaffiate nel modo giusto.
Infatti, questi ortaggi sono molto esigenti in fatto di irrigazione e hanno bisogno di apporti idrici consistenti, da erogare con frequenza: per questa coltura è bene pensare se sia il caso di installare un piccolo sistema di irrigazione automatico che, tramite ala gocciolante, assicuri un’irrigazione precisa e controllata. Oramai queste tecnologie, anche le soluzioni hobbistiche, sono perfettamente funzionanti e alla portata di tutti, sia sotto il profilo economico che per la semplicità con cui si impostano.
Le ali gocciolanti vanno poste in terra subito dopo la messa a dimora delle piantine, posizionando gli erogatori alla base dei vegetali: in questo modo le gocce d’acqua raggiungeranno comodamente le radici e non verranno disperse.
Quali sono le esigenze idriche della pianta di cetriolo?
- Annaffiatelo spesso e con buone quantità d’acqua per gran parte del suo ciclo vitale, tanto che se la stagione è particolarmente calda e secca è bene irrigare l’ortaggio quotidianamente.
- Durante le prime fasi di crescita, invece, va annaffiato con costanza ma senza esagerare: meglio farlo soffrire un po’, così da stimolarlo ad allungare radici e renderlo più resistente alla mancanza d’acqua.
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Potando, le produzioni si moltiplicano
Anche se sono pochi che lo fanno, il cetriolo dovrebbe essere potato costantemente per permettere alla pianta del cetriolo di produrre meglio e prevenire fastidiose malattie fungine, ma non solo.
La sua potatura, che i più chiamano sfemminellatura o scacchiatura, consiste nell’asportare i getti laterali a sviluppo diagonale che si sviluppano all’incrocio tra il fusto e l’attacco delle foglie, proprio come si fa con i pomodori. Gestite in questo modo i rami laterali nei primi 50 cm di fusto mentre quelli che si sviluppano nel resto della pianta vanno cimati alla quinta foglia.
Queste semplici accortezze hanno molteplici effetti positivi:
- si anticipa l’entrata in produzione della pianta,
- si evita la presenza di ambienti umidi tra la vegetazione, habitat ideale per parassiti e malattie,
- si promuove lo sviluppo dei fiori, con conseguente aumento della produzione,
- il polline avrà meno ostacoli e riuscirà a fecondare i fiori con semplicità.
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Coltivare piante di cetriolo: effettua solamente le corrette concimazioni
Per poter raccogliere in abbondanza, dovrete concimare quest’ortaggio a dovere.
Una buona pratica è quella di arricchire il suolo di nutrienti durante la preparazione del terreno autunnale: smuovendo la terra riuscirete a interrare del letame maturo (circa 4 Kg ogni metro quadrato destinato alla produzione di cetriolo) senza particolari difficoltà.
Il cetriolo potrebbe incorrere anche in carenze nutrizionali, un po’ perché è molto esigente, un po’ perché i terreni non sempre assicurano elementi a sufficienza ai vegetali. Per avere produzioni invidiabili, concimate le piante durante il loro sviluppo con prodotti capaci di integrare fosforo e potassio: nutrendole a scadenza definita e con le giuste dosi, cresceranno in piena salute e produrranno tantissimi cetrioli.
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Un valido aiuto a chi segue una dieta dimagrante
Il cetriolo è ricco di proprietà benefiche per l’organismo grazie alla qualità e alle caratteristiche dei suoi componenti.
Circa il 95% della sua polpa è costituita di acqua, donando all’ortaggio la capacità depurative, esso infatti aiuta a mantenere in salute il fegato e scongiura la comparsa di dolorosi calcoli renali.
Inoltre risulta l’ideale nelle diete ipocaloriche, la dotazioni in termini di energia del cetriolo è pressoché nulla, al contempo l’acqua e la fibra solubile in esso contenute sono l'ideale per saziare l’appetito, favorire la digestione, contrastare la ritenzione idrica e promuovere l’evacuazione. Senza scordare il buon tenore di acido tartarico, un composto capace di limitare l’assorbimento di carboidrati nell’organismo.
A molti la buccia del cetriolo risulta indigesta, un vero peccato pensando che è un toccasana per chi soffre di diabete, grazie alla capacità di preservare il metabolismo del pancreas ed equilibrare i livelli di glicemia.
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È l’ideale nelle insalatone estive
Il cetriolo è un ingrediente che solitamente viene assaporato fresco oppure nella versione sott’aceto.
I cetrioli sottaceto vengono consumati principalmente durante gli aperitivi come sfiziosi snack o usati per accompagnare portate composte da salumi o carni grasse.
I cetrioli freschi, invece, sono l’ideale durante l’estate perché capaci di saziare e rinfrescare. Possono essere utilizzate in moltissime ricette sfiziose come pure in insalate tanto colorate quanto saporite e nutrienti.
Nel Centro Italia si è soliti usare il cetriolo nella panzanella, un piatto tradizionale composto da pomodori, cipolla rossa, basilico, pane raffermo e - per l’appunto - cetrioli, il tutto condito con olio EVO, sale e aceto: un piatto semplice ed estremamente gustoso che si prepara con facilità.
Questo ortaggio è anche alla base di moltissime insalatone che vanno per la maggiore durante l’estate, qualche esempio? Non appena le temperature tendono ad aumentare provate l’insalata con cetriolo, pomodorini, feta e olive nere oppure l’insalata di bulgur, quinoa e riso rosso con mandorle tostate e cumino!
Come abbiamo visto, in Italia è un ortaggio molto apprezzato ma se si supera il mare Adriatico e si sbarca in Grecia si scopre che qui è vera e propria istituzione. Nella Penisola ellenica è alla base di alcune delle ricette tradizionali più famose; pensateci bene, che ne sarebbe della salsa tzatziki o del famosissimo gyros senza la presenza del cetriolo?