Al Centro e al Sud Italia la fava è uno degli ortaggi più apprezzati perché è facile da coltivare e molto produttiva, capace di regalare raccolti abbondanti senza molti sforzi.
Scendete nell’orto a seminare: vi sveliamo tutti i segreti su come coltivare le fave.
Cosa sono le fave?
Le fave sono i baccelli immaturi prodotti da una pianta leguminosa, una specie che nella parlata comune viene definita semplicemente “fava” (Vicia faba var. major).
Originaria dell’Africa settentrionale e appartenente alla famiglia delle Fabaceae, predilige terreni a medio impasto con pH neutro o leggermente alcalino e ama gli ambienti caratterizzati da inverni miti ed escursioni termiche limitate.
Quando si seminano le fave? Facciamo chiarezza
Rispondiamo ai molti che ci domandano qual è il periodo di semina delle fave. Questo malinteso nasce dal fatto che le fave si seminano in periodi diversi dell’anno in base alla zona climatica in cui vengono coltivate. Nelle regioni a clima mite del Sud e Centro Italia i semi si mettono a dimora tra ottobre e novembre, mentre al Nord si consiglia di seminarli da metà febbraio a metà marzo.
Come seminare le fave in orto
Le fave si coltivano con facilità ma è essenziale mettere a dimora i semi come si deve, altrimenti si rischia di compromettere la coltura ancor prima di aver cominciato; ecco perché è necessario sapere come seminare le fave.
Fate crescere le piante in un ambiente il più possibile mite, privo di ritorni di gelo, e in un suolo che non si acido; in queste condizioni avverse le piante hanno uno sviluppo contenuto e producono pochissimo, tanto che in certi casi si può addirittura assistere alla caduta dei baccelli e dei fiori.
Preparate il terreno vangandolo a una profondità di circa 35 cm, distribuite circa 4 kg di letame maturo per metro quadro e affinate le zolle con una zappa incorporando il concime organico nel suolo. Seminate le fave in buchette scavate ad una distanza di circa 30 cm. Se realizzate più file, distanziatele di circa 50 cm.
Sistemate 3 o 4 semi in ogni buchetta a una profondità di circa 8 cm, richiudetela con il terreno e annaffiate in abbondanza per favorire la germinazione. In condizioni ottimali (circa 20 °C) le piantine emergeranno dal terreno in meno di 3 settimane.
Le cure da riservare alle piante di fava
Assicurate alle piante di fava le cure di cui hanno bisogno, prima su tutte una costante pulizia dalle erbacce del terreno in cui è coltivata. Specie quando la fava è ancora giovane, le infestanti condizionano negativamente il suo sviluppo, perciò provvedete a eliminarle con costanza per favorire la crescita vegetativa della coltura.
Provvedete a irrigare le piante con continuità e costanza, in particolare quando crescono i baccelli, ma evitate apporti idrici esagerati: questa specie è infatti molto sensibile agli eccessi di umidità.
Quando le piante hanno superato i 15 cm di altezza, rincalzatele per migliorarne la stabilità accostando delicatamente del terriccio alla base dei vegetali. Recuperate il terreno necessario per questa lavorazione dagli spazi liberi tra una fila e l’altra. In questo modo scaverete dei solchi lungo le fila che torneranno utili durante le annaffiature, dato che non dovrete far altro che appoggiare il tubo di plastica dell’irrigazione all’interno delle canalette e attendere che si riempiano d’acqua.
Se state coltivando in un ambiente molto ventoso, assicurate le piante a dei sostegni infissi nel terreno a debita distanza dalla base delle piante.
L'ultima lavorazione, ma non meno importante, è la cimatura. Quando la fava inizia a produrre i baccelli, eliminate dall’apice del fusto principale gli ultimi 10 cm di vegetazione. Questa pratica ha degli ottimi effetti sulla crescita della pianta, perché:
- limita lo sviluppo in altezza e blocca la sua crescita vegetativa;
- induce la fava a produrre nuovi fiori e baccelli, aumentando drasticamente la produzione;
riduce le possibilità di venire attaccate dagli afidi, insetti che si annidano sulla cima del fusto principale.
La raccolta delle fave. Da sceglierle “immature”!
Le fave vanno colte ancora immature, prima che la granella al loro interno inizi a indurire.
Come nel caso della semina, in molti ci hanno chiesto quando raccogliere le fave: semplice, dipende tutto da quando avete messo a dimora i semi!
Per le semine di fine autunno, il periodo di raccolta inizia intorno a marzo, mentre per chi ha seminato a primavera, la raccolta comincia verso l’ultima settimana di maggio.I primi baccelli da cogliere sono quelli posti alla base delle piante; prelevateli quanto prima e vedrete che quelli rimasti sui rami matureranno più velocemente.
Una volta che la pianta termina di produrre, tagliatela e interratela nel suolo; come tutte le leguminose, anche la fava ha la capacità di migliorare la qualità del terreno per le prossime coltivazioni.
E dopo la raccolta, come si conservano le fave?
Vi diamo i nostri consigli su come conservare le fave anche se, in ogni caso, sarebbe sempre meglio cucinare le fave appena colte, così da poter godere sia del loro sapore unico che di tutti i nutrienti presenti nel vegetale.
Si possono anche assaporare crude ma se il raccolto supera le vostre necessità, potrete sempre decidere di conservare le fave in barattolo oppure di congelarle e consumarle quando preferite.
Che decidiate per uno o per l’altro metodo, in entrambi i casi dovrete prima sgranare i baccelli e mettere a sbollentare le fave in acqua salata per 4 - 5 minuti.
Se siete curiosi di come congelare le fave, dopo la cottura non dovrete far altro che farle asciugare. Una volta private dell’acqua in eccesso, mettetele in freezer per una notte, meglio se disposte su un ripiano ben distanziate tra loro. Il mattino successivo potrete recuperarle e conservarle in freezer dentro ad un sacchetto per alimenti.
Se invece preferite conservarle in barattolo, dovrete preparare delle fave sott’olio; in questo caso nell’acqua di bollitura aggiungete anche aceto e vino bianco (una parte di aceto di vino bianco ogni 4 di vino). Una volta asciugate le fave, sistematele nei barattoli insieme agli aromi che preferite, noi vi consigliamo di aggiungere origano, peperoncino e qualche spicchio d’aglio. Ricoprite il contenuto dei barattoli con olio di semi di girasole; preparate il sottovuoto facendo bollire in modo opportuno i contenitori quindi riponete le fave sott’olio in credenza, in un ambiente fresco a debita distanza dalla luce.