I fiori commestibili, anche detti fiori eduli, vogliono colorare i nostri piatti e non vedono l’ora di far parte del vostro orto perché, oltre a essere belli e buoni, sono pure “bravi”: alcuni di loro possono aiutare le verdure a crescere meglio.
Facciamo un elenco di fiori commestibili da raccogliere in primavera, vediamo come poterli usare in cucina e come coltivarli.
I fiori blu della borragine
La borragine fiorisce in piena primavera e colora l’orto con il suo fiore blu cadenti. Viene usata:
- in insalata;
- fritta in pastella;
- per dare un tocco di colore alle tisane
- in alcune ricette della tradizione ligure, sotto forma di verdura cotta o come base di una frittata particolare, quella con le salsicce.
Se vi è venuta l’acquolina in bocca e non vedete l’ora di provare a coltivare questa pianta, ricordate d seminarla a inizio primavera, in pieno sole, meglio in un terreno umido ma ben drenato: essendo una pianta spontanea, rustica e annuale, si svilupperà senza molte cure ed entro poche settimane dalla semina potrete raccogliere i suoi fiori.
Sistemate le piante di borragine vicino all’orto, queste piante richiamano numerosi insetti utili capaci di migliorare la produttività di moltissimi ortaggi, come pomodori, zucchine e melanzane.
Una tisana contro la tosse con la violetta
La viola mammola, per alcuni violetta o viola odorata, fiorisce in aprile, anche se in ambienti miti la si può vedere in fiore già a fine inverno.
Una volta formati i 5 petali violetti, i suoi fiorellini non solo abbelliscono e profumano le zone umide del giardino, ma possono essere anche impiegati per la preparazione delle tisane.
Ottimi da usare in infusione, oltre al loro sapore particolare, i fiori di viola mammola hanno la capacità di contrastare e lenire la tosse.
Queste piantine:
- vanno moltiplicate tramite divisione dei cespi in autunno;
- superato l’inverno in ambiente protetto, si trapiantano in piena primavera in un suolo umido con esposizione a mezz’ombra.
Fiori di sambuco, sfiziosi antipasti e liquori
L’albero di sambuco sviluppa fiori commestibili da raccogliere in primavera inoltrata.
Come apprezzarne, allora, tutto il gusto e il profumo?
- In molti sono soliti friggere le sue infiorescenze bianche in una pastella leggera per preparare uno sfizioso antipasto.
- Alcuni, invece, si dilettano nella preparazione di uno sciroppo alcolico dal sapore dolce.
- Sorseggiando un bicchierino della famosa sambuca: seppur il sapore dominante sia quello di anice, la ricetta prevede l’uso di un distillato di fiori di sambuco.
Dove reperire il sambuco nero? Questa specie spontanea cresce in quasi tutta Italia, se decidete di fare una passeggiata in campagna, potrete imbattervi nella bellezza dei suoi fiori.
A maggio le rose sono le regine del giardino e della tavola
I fiori di rosa si utilizzano per preparare un risotto delicatissimo o per colorare piatti di ogni tipo: prestano a essere l'ingrediente base di molte portate dolci, come torte e marmellate, ma anche di bevande alcoliche dai sapori morbidi.
A differenza di quel che si pensa, non è l’intensità del colore del petalo a definirne l’aromaticità e l’intensità del sapore, bensì la varietà di rosa utilizzata: in cucina preferite sempre i fiori appena sbocciati dai profumi intensi.
Se volete coltivare la rosa, mettete in terra un pianta innestata durante una giornata mite di metà primavera o meglio, d’autunno e seguitela con estrema cura per esser certi che produca boccioli in quantità.
In cucina la calendula è un colorante naturale
I fiori di calendula (Calendula officinalis) compaiono a fine primavera - inizio estate e con i loro toni arancioni colorano aiuole d’orti e di giardini. Questa pianta viene definita “autoseminante”, termine che indica che ogni anno riapparirà nel vostro giardino, a patto che le permettiate di terminare l’intero ciclo vegetativo.
- I semi di calendula vanno messi a germinare in ambiente protetto durante i primi mesi dell’anno;
- devono essere poi sistemati in piena terra durante la primavera, in ambiente ben esposto al sole.
È un fiore edule, può essere aggiunto a insalate e misticanze, mentre i suoi petali sono un ottimo colorante per risotti.
Preparare la verdura cotta con il tarassaco
Il tarassaco è un’erba spontanea comune in tutta la Penisola e i suoi fiori primaverili sono tra i più conosciuti.
Ciò che in pochi sanno è che tutte le parti del tarassaco possono essere consumate in cucina, dalle radici al fiore. Le radici sono simili a piccole carotine e allo stesso modo possono essere utilizzate tra i fornelli; i fiori vanno sbollentati e hanno un buon sapore, sia aperti che sotto forma di boccioli. I fusti e le foglie, invece, possono esser cotti in padella con aglio, olio, sale e pepe per portare in tavola delle verdurine cotte dalle note amarognole.