Nelle colline di Tortona, in provincia di Alessandria, viene coltivato un frutto dal sapore unico e inconfondibile, la fragola di Tortona, conosciuta anche come la “Profumata”.
Indovinare il perchè non è difficile: il suo odore dolce, intenso, straordinario ha conquistato gli abitanti di queste zone fin dai primi anni del 1900.
Ecco qualche consiglio utile per riconoscere questa coltura a rischio estinzione, divenuta solo recententemente anche un Presidio Slow Food.
Una rarità dolce e aromatica
Riconoscere la Fragola di Tortona? Non è impresa semplice, ma aguzzando un po’ la vista (e il palato), sarete certamente in grado di identificare con precisione la varietà originale, che viene raccolta solamente tra maggio e giugno (in base alle condizioni climatiche), per una decina di giorni.
- Come forma e dimensioni, è molto più simile al lampone: ecco quindi che, alla vista, avrete di fronte un frutto piccolo, di colore rosso rubino, con all’interno una polpa bianca.
- Avvicinate la fragola al naso, noterete un profumo intenso, floreale, penetrante.
- Ma è al palato che esploderà un arcobaleno di sapori, la dolcezza e l’aromaticità di questo frutto, vi conquisteranno al primo assaggio. Riuscirete a distinguere alla perfezione dei piacevoli sentori speziati, nonchè delle note gradevoli di miele e di moscato.
Un frutto molto deperibile
Se siete nei dintorni di Tortona e vi capita di ordinare dei frullati o dei gelati preparati con la Fragola di Tortona, diffidate sempre: quest’ingrediente è estremamente deperibile e, solitamente, viene consumato direttamente in giornata.
Anche se la tradizione italiana presenta moltissime creazioni culinarie dove sono presenti le fragole, la varietà di Tortona si consuma prevalentemente in due modi differenti:
- intera, cosparsa di zucchero e di un paio di cucchiai di ottimo Barbera (o Brachetto);
- sotto forma di confettura, una delle poche preparazioni che consente di “catturarne” il sapore e poter godere della sua irresistibile piacevolezza anche fuori stagione.
Una storia che inizia nel 1400
Anche se gli anni d’oro sono stati identificati all’inizio del 1900, la presenza della fragola nei territori del tortonese risale addirittura al 1400, quando i registri ortofrutticoli locali facevano riferimento a una specie chiamata “magiostre o fravole”. Ma è all’interno di una Gazzetta locale del XIX° secolo, che il termine “Profumata” compare per la prima volta.
Pensate, nel 1930 questo frutto era talmente apprezzato e diffuso - ne venivano prodotti circa 100 quintali l’anno - che il Comune di Tortona istituì un mercato dedicato, il famoso Gabbione: tra maggio e giugno, quando le strade e campi erano pervasi da un profumo straordinario, si riunivano in questo luogo le operaie, che lasciavano temporaneamente il loro lavoro in fabbrica e si dedicavano al commercio, e centinaia di acquirenti, che trattavano e negoziavano sul prezzo.
Un evento davvero senza eguali, che ha contribuito alla diffusione di questa magnifica varietà di fragole, oggi riconosciute come Presidio Slow Food, protette e valorizzate dal Consorzio per la Valorizzazione e la Tutela della Fragola Profumata di Tortona.