Dott.ssa Melissa Righi
Dietista
Servizio di Nutrizione Clinica e Dietetica
Ospedale Morgagni - Pierantoni – Forlì
Considerato fin dall’antichità il vegetale che meglio racchiude in sé le proprietà del calore, del sole e della luce, il limone è un incredibile frutto disinfettante, antinfiammatorio e stimolante la digestione.
L’albero da cui è prodotto è il “Citrus Limon” (appartenente alla famiglia delle Rutaceae) che raggiunge dai 3 ai 6 metri di altezza, con germogli e i petali bianchi e violetti. Coltivato in tutto il mondo nelle sue più numerose varietà e tipologie, secondo alcuni studi genetici, il limone è un antico ibrido, probabilmente tra pomelo e cedro, ma da secoli è ormai una specie autonoma che si riproduce per innesto e talea. La sua meravigliosa buccia gialla può essere da molto ruvida a liscia, più o meno foderata all’interno da una massa bianca e spugnosa chiamata “albedo”.
Cosa contiene
Ricco di acqua, fibre alimentari, sali minerali quali potassio, calcio e ferro; la sua composizione si caratterizza per la grande quantità di vitamina C (circa 50 g su 100 g di prodotto) e un apporto cospicuo di altre vitamine come A, B, C, PP. I carboidrati contenuti sono costituiti essenzialmente da glucosio e fruttosio che sono zuccheri semplici.
È inoltre notevole l’apporto di acidi organici come l’acido citrico e l’acido malico, responsabili del suo sapore, e importanti coenzimi utili al corretto funzionamento del nostro metabolismo.
È un farmaco naturale
Viste le sue innumerevoli proprietà, è ormai considerato un vero e proprio farmaco naturale. L’utilizzo del succo di limone garantisce all’organismo una serie di benefici tra cui un’azione purificatrice e fluidificante del sangue, batteriologica, dissetante, rinfrescante, digestiva, ipotensiva, e potremmo continuare con altre caratteristiche che lo rendono più apprezzabile persino dell’arancio, tanto decantato per il suo contenuto di vitamina C, che risulta essere comunque in quantità inferiore rispetto al quantitativo che possiamo trovare nel nostro limone.
Dalla buccia ai semi
Tutte le parti del frutto sono caratterizzate da proprietà salutari. Ricca di ghiandole oleifere, la buccia del limone è impiegata per la produzione di oli utilizzati sia in ambito alimentare che farmacologico e cosmetico; la parte spugnosa (albedo) è ricca di flavonoidi che la rendono un potente antiossidante; la polpa, da cui si può ricavare il succo, contiene acido citrico, ascorbico e vitamina C; infine i semi, da cui si estraggono gli oli, sono ricchi di pectina, utilizzata come addensante per marmellate e confetture.
Effetto depurativo
Il limone svolge un’azione depurativa su tutti gli apparati, permette di ridurre l’accumulo di grassi nel sangue e aiuta a smaltire le tossine che tendono ad accumularsi quotidianamente. L’acido citrico favorisce la formazione di carbonato di potassio efficace contro l’acidità gastrica, aiutando fegato e pancreas a facilitare l’atto digestivo, depurando l’organismo dall’accumulo di tossine e determinando il riequilibrio della funzionalità intestinale (grazie al contenuto in limonene, aiuta anche a contrastare nausea e diarrea). Inoltre, attraverso la sua azione alcalinizzante, combatte la formazione dei derivati acidi del metabolismo (radicali liberi), e riattiva lo smaltimento delle scorie in accumulo: per questo motivo il suo utilizzo risulta utile nella prevenzione primaria di reumatismi, gotta e calcoli.
Rafforza il sistema immunitario
Grazie al suo elevato contenuto di vitamine, il limone è in grado di aumentare la produzione di globuli bianchi e svolgere quindi un’azione protettiva verso Influenza, raffreddore e tosse, stimolando la sudorazione attraverso l’abbassamento della temperatura corporea. Aiuta inoltre a combattere le infezioni della gola poiché possiede proprietà antibatteriche.
Un potente antiossidante
Ricco di vitamina C, flavonoidi, carotenoidi e derivati cumarinici (la cumarina è la sostanza che genera l’odore dolce dell’erba appena tagliata), è un potente antiossidante naturale, utile a combattere l’accumulo di radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e di alcune patologie degenerative quali aterosclerosi, artriti, infarto, reumatismi e problematiche respiratorie.
Un aiuto per la Calcolosi
Il limone è ritenuto un coadiuvante nella distruzione dei calcoli alla cistifellea; studi condotti presso l’American Urological Association evidenziano anche che il succo di limone è in grado di curare i calcoli renali formando citrato urinario, che impedisce la formazione dei cristalli.
Abbassa i livelli di acido urico
Il contenuto importante di acido ascorbico (vitamina C) può favorire l’abbassamento dei livelli di acido urico nel sangue e pertanto il suo utilizzo risulta importante nella prevenzione primaria di iperuricemia e gotta.
Assunzione e dosi
Il miglior modo per assumere il limone è diluendone il succo con acqua e dolcificando con in po’ di miele. La dose minima per un’azione alcalinizzante, ovvero per ridurre l’acidità dello stomaco e contrastare il reflusso è di 200 g al giorno. Per un’azione depurativa si consiglia l’assunzione di almeno 4 limoni al giorno, tale quantità è solo indicativa poiché deve essere comunque modulata a seconda della tollerabilità individuale, partendo da un solo frutto al giorno per poi aumentare gradualmente fino ad arrivare alla dose massima di 6-7 limoni al giorno.
Tratto da
Elisir di Salute (copyright)
il punto di vista di medici e ricercatori
gennaio/febbraio 2016