Pianificare l'orto primaverile: la rotazione degli ortaggi

Pianificare l'orto primaverile: la rotazione degli ortaggi

Come pianificare la rotazione degli ortaggi in primavera? Ecco alcune indicazioni per avere un orto rigoglioso. 

Quando il freddo invernale limita i lavori nell’orto, è bene iniziare a pianificare le operazioni da svolgere in primavera.

Scegliere gli ortaggi da coltivare e seminarli nel semenzaio è sicuramente molto importante, ma non bisogna dimenticare di organizzare per tempo la rotazione degli ortaggi: solo così le piante potranno crescere rigogliose e regalare raccolti abbondanti per più anni a venire.

Ecco come si pianifica la rotazione degli ortaggi in vista dell’orto primaverile.

La rotazione degli ortaggi è una tecnica conosciuta e messa in pratica da secoli. Oggi come allora ci si rende conto che ripetere per più di un anno una coltivazione in uno stesso terreno porta alla diminuzione degli elementi nutritivi nel suolo e all’aumento di malattie, insetti nocivi ed erbe infestanti.

Ruotare gli ortaggi significa alternare razionalmente le colture dell’orto, in modo che, anno dopo anno, il suolo ospiti piante differenti. Grazie a questa efficacissima pratica l’orto potrà mantenersi fertile per moltissimo tempo: le piante cresceranno sane e vi ringrazieranno con raccolti gustosi e abbondanti.

La parola d'ordine è "pianificazione"

La rotazione degli ortaggi è stata oggetto di moltissimi studi ma, a prescindere dai singoli risultati, tutti sono d’accordo nell’affermare che non bisogna mai coltivare piante della stessa famiglia in un terreno per più anni di fila. Per esempio, il suolo su cui oggi si coltiva il pomodoro, l’anno successivo dovrà ospitare pomodori, peperoni, melanzane o patate.

Per poter pianificare la rotazione degli ortaggi a tavolino, le verdure devono essere suddivise in 4 gruppi:

  • cavoli, pomodoro, zucca e melanzane, che utilizzano ampiamente le risorse del terreno;
  • lattughe, cipolle, carote e sedano, che hanno bisogno di quantità di nutrienti inferiori alle specie precedenti;
  • leguminose, che rinnovano la fertilità del suolo grazie alla capacità di trarre azoto dall’aria e immagazzinarlo nel suolo; 
  • “specie da rinnovo”, ovvero piante che non danno raccolti ma che vanno sfalciate e interrate nel suolo con l’unico scopo di migliorare la fertilità.

La rotazione degli ortaggi, un esempio pratico

La rotazione degli ortaggi può essere effettuata in molti modi. Noi vi proponiamo un modello quadriennale che potrete realizzare facilmente pianificando le operazioni dell’orto primaverile sin da ora.

  1. Lavorate il terreno e concimatelo con del letame maturo, quindi coltivate specie “depauperanti”, come gli ortaggi appartenenti alla famiglia delle Solanaceae (pomodori, patate, peperoni, melanzane e peperoncini), delle Brassicaceae (rape, cavoli di ogni genere e la senape) o delle Cucurbitaceae (zucche, zucchine, cetrioli e cocomeri).
  2. L’anno prossimo utilizzate questa porzione di suolo per coltivare lattughe, cipolle, aglio, sedano e carote, specie “moderatamente consumatrici” che potranno crescere senza problemi sfruttando i nutrienti rimasti nel terreno dall’anno precedente.
  3. Terminate queste colture, rinvigorite il suolo con le leguminose: vi basterà coltivare favefagioliceci o piselli per aumentare la dotazione di azoto nel suolo.
  4. Prima di ricominciare il ciclo, coltivate specie da rinnovo, piante erbacee che entro pochi mesi dovrete sfalciare e interrare nell’orto per reintegrare i nutrienti utilizzati dalle coltivazioni precedenti.
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