Con le gite fuori porta, i weekend all’insegna del relax e i picnic avevamo iniziato già in primavera. Non vorrete già gettare la spugna? Settembre e ottobre ci regalano ancora giornate calde e soleggiate, l’ideale per passare del tempo all’aria aperta, fermarsi in un prato, distendere una coperta a quadri e assaggiare tutto ciò che il cestino da picnic ci offre. Apriamolo insieme e scopriamo quali prelibate specialità regionali si nascondono sotto il coperchio di vimini.
Picnic in Piemonte
Un tripudio di affettati si scorge nel cestino del picnic in Piemonte, che sfoggia il classico Prosciutto crudo di Cuneo, un salume dalla consistenza tenera e burrosa, e un gusto sapido tendente al dolce.
Arrotolarne una fetta in un grissino è d’obbligo, il binomio tutto piemontese vi saprà regalare piacevoli armonie di gusto. Volendo potreste dare un morso anche alle miacce, che vagamente ricordano le crepes, ma è proprio una parentela lontana: sono preparate con farina bianca, latte e uova e sono perfette se abbinate a formaggi e salumi, ma esistono anche in versione dolce, da gustare con marmellata, miele oppure panna, per i più golosi.
Picnic in Friuli
In Friuli non c’è picnic senza frico. Avete ragione, quest’irresistibile invenzione che unisce abilmente patate e formaggio Montasio o Latteria (a volte anche cipolla e lardo), è un piatto prevalentemente invernale, ma alzi la mano chi potrebbe rinunciare al suo gusto e alla sua morbidezza...
Bando alle ciance, se proprio non volete strafare, allora addentate un pezzo di frittata con le erbe (spontanee), uno dei piatti principe della tradizione contadina che assolutamente non vi deluderà. Per finire in bellezza, impossibile dimenticare a casa la Gubana, quella della Valli del Natisone, un dolce preparato con pasta dolce lievitata arricchita con noci, uvetta, pinoli, scorza di limone e grappa.
Picnic in Umbria
Colore, colore, colore: questa la parola d’ordine del picnic umbro. Parola di “bandiera”, la peperonata tipica di Perugia, ove peperoni, cipolle e pomodori convivono egregiamente. Il suo nome originale deriva chiaramente dal colore dei suoi 3 ingredienti principali, che ricordano il nostro Tricolore.
I peperoni proprio non li digerite? Allora potreste provare qualche cosa di più leggero, ad esempio il lombetto, un salume magro dal sapore delicato, realizzato con i lombi di maiale, molto simile alla bresaola.
Se avete ancora un languorino, a tenerlo a bada ci penseranno i mostaccioli di San Francesco, dei piccoli panini che vengono affettati e poi biscottati, a cui viene aggiunto nell’impasto mosto, anice e zucchero.
Picnic in Basilicata
Per chi ha deciso di fare un picnic intorno alla fine del mese, non può certo dimenticarsi dei cardi con le uova, un “piatto unico” e sostanzioso, arricchito da pecorino grattugiato e poi fritto in olio bollente. Croccantezza a gogò, anche con i tipici “crusch”, peperoni essiccati al sole e all’aria aperta caratterizzati da un gusto a dir poco inconfondibile.
Per dessert, invece, afferrate un dolcetto di noci di Trecchina, una bontà tutta ricoperta di zucchero a velo.
Picnic in Calabria
Affettate una fetta del filone di pane casereccio che vi siete portati e spalmatevi sopra un cucchiaio colmo di marmellata di cipolle rosse di Tropea. Chiudete gli occhi, addentate un morso e godetevi il sapore ineguagliabile di uno dei prodotti più noti del territorio calabro.
Ma se siete fervidi sostenitori del motto “two is meglio che one”, allora aggiungete la cipolla ad altre verdure, e preparate la classica ciambrotta, un mix composto da patate, peperoni, melanzane, pomodori e, appunto, cipolle.
Lo special guest di questa ricetta è l’uovo, aggiunto a fine cottura per rendere il piatto ancora più nutriente, ma potete optare anche per la versione più leggera, decidendo quindi di non usarlo.