Seminare i piselli nell'orto: guida completa

Seminare i piselli nell'orto: guida completa

Se sei alla ricerca di una guida completa sulla coltivazione dei piselli, segui i nostri consigli

Come seminare i piselli, alcune soluzioni utili per coltivare il tuo orto nel migliore dei modi!
Il pisello è un ortaggio che riesce a regalare a chi lo coltiva raccolti e soddisfazione senza richiedere grande dispendio di tempo ed energie. Come per tutte le piante, anche per il pisello, il primo passo verso il successo è seminare in modo corretto. Niente di particolare o difficile, ma se si è alle prime armi è sempre meglio avere a portata di mano una mini guida con tutte le indicazioni del caso. Eccola qui per voi, grazie a questi consigli riuscirete a seminare il pisello senza alcuna difficoltà, e il risultato sarà assicurato.

Le caratteristiche della pianta di pisello

Il pisello (Pisum sativum), coltivato dall’uomo da più di 9000 anni, è una leguminosa erbacea a ciclo di coltivazione annuale.
Le piante vengono suddivise in varietà nane, autoportanti e rampicanti in base al portamento che assumono durante la crescita.
I piselli presentano fusti sottili che, a seconda della varietà, possono allungarsi fino a 3 metri. I fiori sono bianchi e producono i tipici baccelli, ciascuno contenente dai 7 ai 10 semi, che altro non sono che i piselli che si è soliti consumare. Il ciclo di coltivazione di questo ortaggio è abbastanza breve, seminandolo direttamente in campo da metà febbraio in poi si riesce a raccogliere già ad aprile. Insomma, il pisello inizia a produrre a soli 2 mesi dalla semina; perché non provare e iniziare a coltivarlo ora?

Qual è il periodo giusto per seminare questa leguminosa?

I semi di pisello, come già accennato, vanno distribuiti direttamente in orto, basta che ci siano più di 5 °C e la pianta emergerà dal suolo nel giro di due settimane, o poco più. Se le temperature invece si attestano sui 16 °C aspetterete solo 10 giorni prima di vedere le piantine di pisello. E non preoccupatevi dei ritorni di gelo, una volta avvenuta la germinazione, le piante resistono fino a - 8 °C.

Come preparare l’orto alla coltivazione del pisello

Vangate il suolo a una profondità di circa 30 cm e, a differenza di ciò che accade per la maggior parte degli ortaggi, non vi servirà concimare. Il pisello ha un fabbisogno contenuto e sa accontentarsi dei nutrienti residuati da precedenti colture, soprattutto se si tratta di ortaggi esigenti e quindi ben fertilizzati, come pomodori, melanzane o cetrioli. Il pisello, tra l’altro, nelle rotazioni è considerato una coltura miglioratrice, come tutte le leguminose; la sua coltivazione sarà benefica per il suolo che a fine ciclo sarà naturalmente più ricco di azoto.
Solo nel caso di terreni sabbiosi o particolarmente poveri, potrebbe essere utile fertilizzare: procuratevi del guano e utilizzatelo alle dosi riportate in etichetta; evitate l’uso di letame o compost, sarebbero troppo ricchi di azoto.
I semi di pisello van distribuiti all’interno di solchi paralleli, distanti un metro l’uno dall’altro e profondi circa 3 cm. Realizzati i solchi, abbondate pure con la semente, mal che vada dovrete diradare le piantine in eccesso, lasciandone una, la più vigorosa, ogni 5 - 10 cm circa. Ricoprite i semi con la terra ottenuta dallo scavo e bagnate delicatamente il terreno per evitare di scalzare i piselli. Cercate di mantenere il suolo umido fino alla germinazione tramite annaffiature costanti ma contenute: apportate acqua quando serve, quel tanto che basta per far sì che il terreno sia sempre bagnato ma mai zuppo.
Attenti ai predatori, gli uccelli sono ghiotti di piselli e sono pronti a scavare il suolo appena seminato in cerca di nutrimento. Per evitare questo inconveniente stendete sul terreno del tessuto non tessuto o delle reti anti-uccelli, da eliminare una volta che le piante hanno raggiunto i 4 cm di altezza.

Le cure da riservare alle piante di pisello

Le piante di pisello sono semplici da coltivare, basta seguirle con qualche accortezza per esser certi di avere piante sane e molto produttive.
Si pulisca il terreno di coltivazione dalle infestanti asportandole tramite zappettature superficiali. Inoltre si rafforzi le stabilità delle piante rampicanti utilizzando dei tutori, oppure rincalzando i vegetali in due passaggi: apportate terriccio alla base delle piante di pisello quando saranno alte circa 10 cm e quando avranno raggiunto circa 30 cm di altezza.
Il pisello è una pianta abbastanza rustica ma va annaffiata durante la fioritura per esser certi che sviluppi piselli di buone dimensioni.
Infine la raccolta, da effettuarsi quando i baccelli si presentano turgidi e di color verde acceso. I piselli vanno asportati dalla pianta tagliando il rametto su cui sono cresciuti con l’aiuto di una forbice.
Le piante di pisello vanno controllate con costanza perché non tutti i baccelli maturano nello stesso periodo ma, in linea di massima, le operazioni di raccolta si esauriscono un paio di settimane.

Piccole perle verdi ricche di proprietà benefiche

I piselli sono buonissimi e fanno estremamente bene a chi li consuma.
Essi sono una fonte importante di amido, carboidrati e fibre, specie per chi è solito consumarne anche la buccia.
A differenza degli altri legumi, i piselli posseggono buone quantità d'acqua, utili a regolare il lavoro dell’intestino, mentre contengono molti lipidi, risultando così tra i legumi meno calorici in assoluto.
Ricchi di vitamina B9, utile a preservare il buon funzionamento dell'apparato cardio-vascolare, e vitamina C, i piselli sono in generale una buona fonte di sali minerali, in particolare sono una buona fonte di calcio, ferro, magnesio e potassio.

Con i piselli si preparano moltissime ricette

I piselli sono legumi che in cucina sono considerati un ingrediente a tutto tondo, un legume capace di rendersi protagonista di moltissimi piatti. Le ricette con i piselli sono buone e saporite, da utilizzare in ogni circostanza, dai pranzi quotidiani alle cene con gli amici; specie se preparati con i piselli medi in vetro di Valfrutta, il modo migliore per avere subito a disposizione piselli freschi dal sapore unico.
Perfetti per preparare snack salati e antipasti, questi legumi sono presenti nella ricetta base degli arancini siciliani ma sono utili anche in portate moderne, come i cestini di polenta con piselli e gamberi.
Tra i primi piatti, si ricordano i “risi e bisi” dell’antica tradizione culinaria veneta ma anche portate contemporanee, come il risotto ai piselli, la pasta piselli e prosciutto o la zuppa pugliese con piselli, ceci e scaglie di ricotta.
Adatti a preparare anche torte salate, vellutate e piatti etnici, come il riso alla cantonese, sono perfetti quando si ha in mente di preparare sfiziosi contorni di piselli, come i piselli alla menta, piselli e pancetta o piselli saltati in padella.


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