5 tipi di farine per le tue ricette autunnali

5 tipi di farine per le tue ricette autunnali

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Le cotture lente cominciano a farsi più frequenti: è tempo di preparare gnocchi, pane e primi piatti. Scopri 5 tipi di farine per le tue ricette autunnali!

La stagione autunnale è oramai iniziata, e anche se le temperature non sono ancora cadute a picco, il forno di casa probabilmente è già in funzione, così come, in pentola, le cotture lente cominciano a divenire più frequenti.

È giunto allora il momento di scoprire 5 tipi di farine per portare a tavola ricette autunnali dal sapore unico e genuino.

Vediamo quali!

Gli Sciatt con il grano saraceno

Tipi di farine: il grano saraceno

Il Nord Europa rappresenta una delle colture principali, ma anche in Italia, specie nelle regioni alpine, il grano saraceno conquista un posto d’onore tra i cereali più diffusi e apprezzati.

Dopo la fase di raccolta, il grano saraceno può essere impiegato in due modi diversi, nella preparazione di birre o distillati, oppure trasformato in farina, dove è in grado di arricchire ricette a dir poco straordinarie. In generale, il pane è una delle specialità più conosciute, ma vista l’assenza di glutine, il grano saraceno dev’essere comunque miscelato ad altri tipi di farine, come ad esempio quella di frumento o di farro.

Ma niente paura, è possibile utilizzare questa farina in purezza, per esempio negli Spätzle, primo piatto tipico del Trentino Alto Adige: porterete in tavola un piatto di gnocchetti unico nel suo genere. 

E non è finita qui, in Valtellina la farina di grano saraceno diventa indispensabile per la preparazione degli Sciatt al Bitto (detti anche “rospetti”): croccanti frittelle ripiene di formaggio locale, il Bitto, un prodotto a pasta cotta e semidura.

Avete mai provato il pani ‘i castagne?

Tipi di farine, cosa preparare con quella di castagne?

Che oltre le caldarroste c’è di più, già l’avevamo anticipato: il nostro Paese, in questo periodo, pullula di castagne e approfittarne è d’obbligo.

Ve ne sono differenti tipologie in territorio nostrano, alcune anche molto rinomate (12 di queste sono addirittura a marchio), ad esempio quelle della Lunigiana e della Garfagnana, entrambi prodotti DOP.

Ma “rotolando verso Sud”, nelle zone della Sila, potrete assaggiare una ricetta incredibile, ossia il pani ‘i castagne, specialità tipica calabrese preparata con farina di castagne, pezzetti di noci, semola di grano duro e olio d’oliva. È un prodotto dalle origini povere, quando le abitudini culinarie delle famiglie si adattavano alla scarsità degli alimenti a disposizione: oggi, invece, il pani ‘i castagne rappresenta la tradizione e la genuinità di una volta, dove la dolcezza delle castagne ben si abbina al miele millefiori e alle confetture di frutta, ai formaggi stagionati locali o addirittura alle cipolle di Tropea caramellate.

Ceci, non solo hummus

Tipi di farine: quella di ceci

Se stravedete per i ceci, dovete assolutamente sapere che questi legumi offrono infinite possibilità per dilettarvi in cucina.

Dimenticate per un momento le salse, e concentratevi su un prodotto a dir poco unico, straordinario: la farina! Ebbene, se vi state chiedendo cosa potreste mai preparare, eccovi servite alcune idee gustose: state iniziando a portare in tavola qualche zuppa o minestrone? La farina di ceci si rivelerà molto utile come addensante, per fare in modo che i vari ingredienti presenti nel composto si leghino meglio fra loro.

Non solo. Se amate i sapori tipici toscani (e anche liguri, visto che una delle versioni più famose ha origine proprio da questa regione), non potete non provare la cecina, una focaccia sottile tipica di Pisa e dei territori limitrofi: prepararla è molto, molto semplice, perchè oltre alla farina di ceci, prevede solo l’aggiunta di acqua, sale e olio. Ricordate di servirla con abbondante pepe macinato.

Tipi di farine: quella di segale

Tipi di farine: segale

Molto popolare nei paesi dell’Est e del Nord Europa (specie in Scandinavia e in Germania), la farina di segale è perfetta per fare un pane rustico, deciso, morbido e più umido di quello che, tradizionalmente, siamo abituati a mangiare.

Avete mai sentito parlare della Puccia di Cortina d’Ampezzo? È un pane il cui nome, in dialetto, significa “cosa venuta male”: ciò deriva dal fatto che la sua forma non è propriamente elegante, è appiattita, come se la lievitazione non fosse avvenuta nel migliore dei modi. E in effetti esistono due versioni di puccia, quella più morbida e quella più croccante, anche se per entrambe gli ingredienti sono gli stessi: farina di grano tenero, farina di segale, semi di finocchio e cumino e lo “zigoinr”, l’origano selvatico che cresce proprio in queste zone.

Altre ricette? Oh, c’è l’imbarazzo della scelta, soprattutto se si parla di primi piatti: gli Schlutzkrapfen atesini, per esempio, rappresentano una creazione culinaria di rara bontà. Sono dei ravioli tipici della Val Pusteria a forma di mezzaluna ripieni di ricotta, spinaci ed erba cipollina, preparati con un impasto a base di farina di segale e farina di frumento.

Ottima alternativa alla 00: la farina di mandorle

Tipi di farine: le mandorle

Ed eccola, una delle alternative alla farina 00 con cui sfornare ottimi dolci e torte per il periodo autunnale: la farina di mandorle, vellutata, finissima, indiscussa protagonista del marzapane, dove convive egregiamente insieme all’albume d’uovo, il miele e lo zucchero.

Ma sapevate che anche in Puglia, esistono specialità tipiche sempre preparate con questo goloso ingrediente? Si chiama “pesce”, il dolce preferito dai salentini durante il periodo di Natale. E ancora, in Valle d’Aosta, le tegole - chiamate così per la loro caratteristica forma, appunto, a tegola - sorprendono i palati con la loro croccantezza: anche qui, la farina di mandorle dà il meglio di sè, anche se non è da sola, la farina di nocciole le fa compagnia.



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