Il daikon è una pianta che si coltiva per la sua radice bianca di notevoli dimensioni. Molto conosciuta nei paesi dell’estremo oriente, questo ortaggio è un parente poco coltivato del ravanello rosso che solitamente si incontra negli orti italiani. Ed è veramente un peccato che sia così poco comune, dato che in cucina è un ingrediente duttile e ricco di proprietà benefiche per l’organismo.
Come coltivare il daikon? Ecco qualche semplice trucco!
Chi conosce il ravanello bianco giapponese?
Botanicamente parlando, il daikon (Raphanus sativus var. longipinnatus) è una varietà asiatica del comune ravanello rosso. È un ortaggio coltivato per la sua radice commestibile di color bianco che raggiunge, e talvolta supera, i 30 cm di lunghezza: proprio come suggerisce il nome “daikon”, che in giapponese significa letteralmente “grossa radice”!
Utilizzato principalmente nell’estremo est asiatico, Cina e Giappone su tutte, questo enorme ravanello bianco è considerato un alimento fondamentale ma anche un medicinale molto potente.
In Asia questo ortaggio è così comune e duttile che viene usato anche come detergente per superfici metalliche. Una tecnica giapponese per la patinatura di metalli preziosi (il Rokushō) prevede infatti l’uso di questa radice per pulire il materiale prima della lavorazione vera e propria, e pare che il risultato finale perda di intensità e lucentezza se non si utilizza questo ortaggio.
Coltivare il daikon: si raccoglie dopo soli 4 mesi!
Il daikon è una specie rustica che non ha particolari esigenze, anzi si adatta a molti tipi di clima e di terreno purché possa avvalersi di una buona esposizione al sole e di un suolo ben lavorato che permetta l’allontanamento dell’acqua in eccesso.
- Si può seminare da marzo a settembre, disponendo i semi lungo solchi paralleli fondi mezzo centimetro e distanziati tra loro di circa 20 cm.
- Ricoperta la semente con la terra smossa, si annaffia per favorire la germinazione.
- Nei giorni successivi si continua a irrigare con costanza.
- Quando le piante germinate sviluppano 3 foglie vere, vanno diradate mantenendo una pianta, la più vigorosa, ogni 15 cm circa.
- Il ciclo di coltivazione dura circa 4 mesi, in questo periodo occorre bagnare le piante con irrigazioni regolari e moderate, apportando sempre la stessa quantità d’acqua; in caso contrario le radici crescono malformate, tendono a spaccarsi e sono molto meno appetitose. La raccolta si effettua circa 120 giorni dopo la semina, estraendo le radici dal suolo con l’aiuto di una forca.
Nella cucina asiatica non manca mai
Come detto in precedenza, la radice di daikon è un ingrediente che può essere usato in moltissime modi e in altrettante pietanze, specie se si cucina coreano, giapponese, cinese o indiano.
La si consuma cruda, in insalata o come abbinamento al sashimi, oppure la si grattugia per farla diventare un insaporitore molto utilizzato in piatti giapponesi a base di legumi e di pesce. Se preferite cucinarla, potete aggiungerla al minestrone di verdura o alle zuppe per donare un sapore in più a questi piatti, oppure potete metterla in forno e utilizzarla come contorno per piatti di pesce o carne.
E se ve ne avanza, nessun problema: se opportunamente tagliato, questo ortaggio può essere conservato sott’aceto.
Una medicina naturale che arriva dall’estremo oriente
La bianca radice del daikon è considerata a tutti gli effetti un alimento terapeutico, tanto che in Asia è ritenuta una pianta medicinale da secoli. Le si attribuiscono moltissime proprietà positive, in primis la capacità di favorire la digestione, in particolare se si tratta di pasti ricchi di grassi, come, ad esempio, un pranzo a base di tempura.
Capace di migliorare le funzioni del fegato e di proteggere le vie urinarie grazie a qualità diuretiche, ciò che più stupisce di questo ortaggio è la presunta capacità di velocizzare il metabolismo che dovrebbe aiutare il corpo a bruciare i depositi di grasso superflui.
Se quest’ultima caratteristica è ancora in fase di studio, ciò che è certo è che questa radice è un ortaggio ricco di vitamina C e dal bassissimo contenuto calorico, l’ideale per diete equilibrate e salutari.