Il porro è un ortaggio molto apprezzato in cucina per il suo sapore, simile a quello della cipolla ma meno pungente. Una pianta rustica che cresce senza molti sforzi, l’unico lavoro essenziale per avere una produzione di qualità è la rincalzatura, un’operazione semplice che permette di raccogliere porri voluminosi e molto saporiti. Se non avete mai rincalzato questo ortaggio, ecco tutti i trucchi per una rincalzatura perfetta!
Il porro non è troppo esigente, ma attenzione ai ristagni idrici
Il porro è un ortaggio che cresce un po’ dappertutto dato che non ha esigenze particolari in fatto di clima e di terreno, l’importante è assicurare alle piante un suolo non incline ai ristagni idrici.
Usato in cucina sin dai tempi degli antichi romani, del porro si consuma il fusto (che gli esperti definiscono “falso fusto” in quanto composto dalla parte basale del fogliame) mentre si scartano le foglie verdi e le radici.
Seminato in luglio, trapiantato entro fine settembre e raccolto da metà novembre in poi, questo ortaggio produce al meglio solo se rincalzato durante il suo ciclo vitale.
La rincalzatura, una lavorazione tanto semplice quanto importante
La rincalzatura è una lavorazione tanto semplice quanto importante nella coltivazione del porro. Questa operazione consiste nell’accostare terra attorno al fusto dell’ortaggio fino a coprirne tutta la porzione bianca.
Per svolgere al meglio la rincalzatura, ricordate di rispettare le distanze consigliate, circa 35 cm tra le righe e 10 cm tra una pianta e la successiva sulla riga.
In questo modo riuscirete a rincalzare il porro in modo semplice, basterà smuovere il terreno libero tra le file con una zappa.
Durante il ciclo vitale dell’ortaggio, piogge, venti e irrigazioni tendono a far abbassare il livello del terreno sistemato attorno al fusto, ecco perché bisogna rincalzare le piante mano a mano che crescono in altezza. Ma non spaventatevi, solitamente bastano dai 3 ai 6 interventi per avere ottimi risultati.
I benefici della rincalzatura
La rincalzatura fa sviluppare il fusto del porro in assenza di luce, un po’ come accade durante l’imbianchimento dei radicchi, ma perché questa operazione migliora la qualità dell’ortaggio?
Senza soffermarsi in tecnicismi, la pianta reagisce in modo spontaneo allungando e ingrossando il suo fusto, tanto che studi accademici hanno dimostrato che i porri rincalzati producono il 50% in più di quelli non rincalzati. Non solo, in assenza di luce, le fibre vegetali tendono a ammorbidirsi e a migliorare il loro sapore, rendendo il vegetale più appetitoso.
L’apporto di terra alla base degli ortaggi, inoltre, assicura stabilità alla pianta e protegge le sue radici dal freddo invernale, migliorando la resa finale e limitando i danni alla coltura.
Senza contare che, rimuovendo la terra tra le file, andrete a creare dei solchi che potrete utilizzare per annaffiare gli ortaggi, vi basterà riempirli d’acqua e avrete la certezza di aver irrigato a dovere le piante.