Coltivare il sedano in vaso, sul balcone di casa, e consumarlo sempre fresco?
Molto semplice, basta seguire qualche accortezza e vedrete, le piante cresceranno più sane e produttive. Ecco qualche consiglio utile.
Nell’antichità era considerato un alimento miracoloso
Il sedano verde da costa (Apium graveolens) è una pianta erbacea da orto che viene coltivata come annuale seppur in natura abbia un ciclo biennale.
Alimento conosciuto sin dai tempi antichi, questo ortaggio aveva un valore particolare a Selinunte, antica città siciliana che pare fosse centro nevralgico della produzione di sedano, tanto che l’immagine dell’ortaggio era riportata anche nelle monete locali.
Ritenuta per lungo tempo un cibo dalle qualità miracolose, talvolta divine, questa pianta è sempre stata considerata un importante afrodisiaco e un rimedio contro l’ansia e la depressione.
Come si coltiva in 5 facili mosse
Coltivare il sedano in vaso? Basta scegliere varietà adatte a questo scopo, ad esempio il Golden self blanching, il cultivar, che imbianchisce autonomamente, o il Dorato d’Asti, conosciuto per la facilità con cui si riescono a imbianchire le coste.
A fine aprile il sedano può essere seminato o trapiantato: per comodità, acquistate piantine in vivaio e mettetele a dimora non appena le temperature si stabilizzano, (anche di notte) sopra i 15 °C.
Come procedere? Ve lo diciamo noi in 5 facili passaggi.
- Usate vasi profondi almeno 30 cm, riempite di terra il contenitore e trapiantate al centro del suolo la piantina di sedano che avete deciso di coltivare.
- Annaffiate il sedano con costanza per tutto il ciclo di coltivazione, in modo che il suolo sia sempre moderatamente umido.
- Concimate le piante con prodotti ben dotati di azoto seguendo le istruzioni riportate sull'etichetta ma, per evitare che le foglie di sedano accumulino troppi nitrati, terminate le operazioni di concimazione verso fine maggio.
- Le varietà di sedano che non imbiancano autonomamente vanno rincalzate per 3 volte all’anno, un po’ come si rincalza il porro: accostate della terra alla base delle piante lasciando fuoriuscire dal suolo solo le foglie apicali, effettuate questa operazione 20 giorni dopo il trapianto e ripetetela ogni 15 giorni fino a un massimo di 3 volte.
- Iniziate a raccogliere circa 90 giorni dopo il trapianto, quando le piante hanno raggiunto le dimensioni tipiche della specie messa a dimora. A seconda delle vostre necessità, estirpate poi per intero la pianta oppure raccogliete le singole coste all’occorrenza.
Che soffritto sarebbe senza sedano?
Il sedano è un alimento importante nella cucina italiana dato che, insieme a cipolla e carota, compone la base di ogni soffritto che si rispetti.
Diffuso in tutto lo stivale, è un ingrediente fondamentale nella preparazione di un buon brodo di carne e lo si usa molto anche nelle minestre e nelle vellutate.
Le pietanze in cui il sedano eccelle, però, sono piatti freddi: l’insalata di mare e il pinzimonio di verdure non sarebbero così buone senza il gusto equilibrato di questo ortaggio!
Poche calorie e molti effetti positivi per l’organismo
Le tante proprietà benefiche che gli antichi attribuivano al sedano sono state parzialmente confermate dalla scienza moderna.
Il valore energetico di questo ortaggio è bassissimo visto che è composto quasi esclusivamente da acqua; al contempo è ricco di sali minerali e antiossidanti, tra i tanti ricordiamo il ferro, il potassio e le vitamine A e C.
Il sedano esplica molti benefici sul corpo umano, sin dall’antichità è chiaro che questo ortaggio stimola l’appetito, la diuresi e aiuta la digestione. Inoltre riesce a scongiurare il deposito di grassi in eccesso e, di conseguenza, limita gli effetti negativi del colesterolo e abbassa la pressione arteriosa.