L'anguria gialla è una vera sorpresa, buccia pressochè uguale alla “cugina rossa”, dimensioni ridotte, colore della polpa e sapore completamente diversi.
Curiosi di conoscerla meglio? Ecco alcune indicazioni davvero utili per riconoscere questo fantastico frutto e scoprire in quali zone d’Italia viene coltivato.
Frutto esotico? No, l’anguria gialla è anche Made in Italy
L’anguria gialla affonda le sue radici nel Paese del Sol Levante, ma trova terreno fertile per crescere e riprodursi anche in Italia.
Questa varietà di anguria è tipica di alcune zone del Sud Italia, in particolare della Sicilia, della Basilicata e del Lazio, specie nel territorio dell’Agro Pontino. È proprio qui che potrete reperire delle angurie gialle di ottima qualità, tra i banchi dei mercati contadini locali oppure in qualche supermercato.
Quando le apparenze ingannano
Se non fosse per le sue dimensioni ridotte, l’anguria gialla potrebbe assomigliare molto alla sua “cugina rossa”. È la sua buccia a trarre in inganno: le sfumature e le geometrie sono più o meno le stesse, ma l’ “involucro” del frutto dorato si presenta più sottile.
Se lo affettate, rimarrete estasiati dal tipico colore giallo paglierino della sua polpa, anche se... il bello deve ancora venire. All’assaggio, potrete mordere una polpa croccante come quella del mango, e godere di un retrogusto che ricorda molto quello dell’ananas e del fico d’india. Per descrivere l’anguria gialla in una sola parola diremmo: dissetante!
Riconoscere quando è ben matura: batti un colpo!
Come riconoscere un’anguria gialla ben matura tra i banchi del mercato? Come coglierla nell’orto al momento giusto?
La metodologia è un po’ quella che si usa, in generale, per i cocomeri: battete il pugno sulla sua buccia, e ascoltate il suono che il movimento produce. Se è grave e sordo, allora l’anguria è pronta per essere portata a tavola.
Nel caso in cui abbiate coltivato questa varietà nel vostro orto, potete fare riferimento anche alla porzione di frutto che tocca terra (tende a ingiallire se l’anguria è pronta) e al peduncolo, che man mano che si avvicina alla maturazione, si fessura e ingiallisce.
A questo punto, il modo più valido per capire se la vostra anguria è davvero buona e saporita è sempre… assaporarne una fetta!
Anguria gialla in cucina, ottima per concludere i pranzi di pesce
I manicaretti che potete preparare con questo delizioso frutto sono davvero molti, la maggior parte è chiaramente legata alla cultura gastronomica dei luoghi di coltivazione.
Ecco allora che la tavola si popola di coloratissime insalate con fragole, lamponi e cubetti di anguria gialla, ma anche di granite, semifreddi, sorbetti e il tradizionale “gelo” siciliano, un dolce al cucchiaio delicato, fresco e leggero, immancabile per terminare in bellezza un pranzo a base di pesce.