In Calabria, tra la provincia di Cosenza e quella di Vibo Valentia, sorge una cittadina apprezzata non solo per le sue meravigliose spiagge, ma anche per i suoi prodotti tipici: è Tropea. Proprio qui, viene coltivato uno dei bulbi più conosciuti al mondo, insostituibile in cucina e delizioso al palato: sicuramente avrete già capito, è la cipolla rossa di Tropea!
Un bulbo dalle origini antiche
La diffusione di questo prezioso bulbo nel bacino del Mediterraneo, e in particolare in Calabria, è attribuito prima ai Fenici e poi ai Greci, che solcavano (e approdavano) nei tratti di costa tra Amantea e Capo Vaticano.
Ben presto la cipolla rossa di Tropea venne riconosciuta come uno degli alimenti più importanti della cucina nostrana e internazionale, tanto che, già nel Medioevo e nel Rinascimento, rappresentava un caposaldo dell’economia locale e veniva addirittura esportata in Nord Africa e in Grecia.
Ma è con l’avvento del periodo borbonico che questo bulbo diventa espressione della tradizione culinaria italiana in tutta Europa e si trasforma in uno degli alimenti più ricercati e noti. Nei primi del ‘900, poi, la Cipolla Rossa di Tropea abbandona i piccoli giardini e i piccoli orti familiari per passare a coltivazioni più estese, che garantivano rese maggiori parallelamente a un continuo aumento della qualità.
Tropea, ma non solo: la zona di produzione
Viene identificata con il suo paese d’origine, ma la zona di produzione della cipolla di Tropea è certamente più ampia: si snoda tra la provincia di Cosenza - da Longobardi ad Amantea -, la provincia di Catanzaro - che include parte dei comuni di Nocera Terinese, fino ad arrivare a Curinga -, e la provincia di Vibo Valentia, comprendendo alcuni dei comuni di Pizzo fino a Nicotera.
Si raccoglie quando la foglia è secca
Quali sono i terreni migliori per coltivare la cipolla rossa di Tropea? Certamente per la produzione della "Cipolla Rossa di Tropea - Calabria " sono idonei tutti i terreni sabbiosi o tendenzialmente sabbiosi, freschi o pianeggianti: la semina viene effettuata a partire da agosto, direttamente in vivaio, in campo o in contenitori alveolari.
Per quanto riguarda la cipolla precoce, il trapianto si effettua da ottobre a gennaio; per quanto riguarda la tardiva, invece, tra gennaio/marzo, quando le piantine hanno raggiunto i 15 cm di altezza e 4-5 foglie.
E la raccolta? Si dice che si procede proprio quando la “foglia è secca”, indicativamente da maggio a fine giugno: i bulbi, una volta colti, vengono lasciati sul terreno, al sole, per consentire l'essiccazione naturale. Una volta raggiunto questo stadio, vengono riposte sotto delle tettoie o in locali ben ventilati e asciutti.
Non tutte le forme sono uguali!
Se siete abituati a identificare la cipolla rossa di Tropea con un bulbo rotondo, con un involucro esterno dal colore rosso acceso e una “polpa” color vinaccia, beh, non avete torto. Ma lo sapevate che esistono altre due varietà altrettanto diffuse e deliziose?
- c’è la tipologia “a mezza campana” o “tronco-conica”, tenerissima, dal sapore squisitamente agrodolce;
- quella ovale, “allungata” o tardiva, dal gusto forte.
In tutti e tre i casi, comunque, questo tipo di cipolla viene definita “rossa” poiché ricca di antocianine, un gruppo di pigmenti appartenenti alla famiglia dei flavonoidi utilissimi per mantenere in buona salute l’organismo umano: e pensate, se la cipolla rossa di Tropea crescesse in un ambiente diverso rispetto a quello attuale, certamente perderebbe tutte le sue qualità, sia fisiche che organolettiche.
Questo sta a significare che le peculiarità del terreno, la vicinanza al mare, la luce del sole, la temperatura e l’umidità sono le condizioni imprescindibili per dare vita a un prodotto unico e straordinario come la cipolla di Tropea.
Sublime nella crostata di cipolle
Cruda è una bontà senza pari, un prodotto della cucina mediterranea che valorizza le zuppe e insalate estive, ad esempio la panzanella oppure quelle composte da pomodori freschi, mozzarella, origano e basilico; altresì, è l’ingrediente principe della tradizione culinaria calabrese, la crostata di cipolle, preparata anche con pasta frolla, uova, formaggio e peperone calabro.
Ricordate, se amate il gusto della cipolla, ma non riuscite a sopportarne l’odore intenso, tagliate i bulbi a fettine piccolissime, conditele con olio e limone e lasciatele a macerare per alcune ore.