Grazie alla ricchezza dei suoi micronutrienti, la cipolla è un ottimo antibatterico con in più proprietà antitumorali.
Dott.ssa Rebecca Marzocchi
Specialista in Scienza dell’Alimentazione – Bologna
Strettamente imparentata con aglio, porro, scalogno ed erba cipollina, e appartenente alla famiglia delle Liliaceae, la cipolla non è altro che il bulbo di una pianta erbacea, l’Alium cepa. Si tratta di un ortaggio antico, già presente più di 3.200 anni fa nella popolazione egizia e poi usata da greci e romani, che già ne conoscevano le proprietà benefiche.
Greci ed egiziani utilizzavano le cipolle come parte del salario dei loro soldati. Inoltre, durante la costruzione delle piramidi, si ritiene venissero acquistate grandi quantità di cipolle e aglio che rappresentavano gli alimenti base degli schiavi addetti all’edificazione. Già nel VI secolo a.C., in India, le cipolle venivano usate come “farmaco”, mentre nel Medioevo in molti paesi europei venivano consumate addirittura a colazione.
Varietà e composizione
Esistono diverse varietà di cipolla: rosse, bianche e dorate. Tra le rosse, le più comuni sono la Tropea, la Barletta, la Bassano e la Cannara, tra le bianche ricordiamo la Dolce e la Borretana, mentre tra le dorate troviamo la Cipolla di Parma, forse la varietà più utilizzata in casa. La principale differenza tra le cipolle rosse e bianche è la maggiore presenza di sostanze aromatiche nella varietà rossa, senza sostanziali differenze per quanto riguarda le proprietà nutrizionali. Le Cipolle per il 92% contengono acqua, il 9% è rappresentato dai carboidrati (tra cui il fruttosio, responsabile del caratteristico sapore dolciastro), le proteine e le fibre rappresentano l’1%, mentre i grassi non superano lo 0,1%. 100 grammi di cipolla apportano dalle 25 alle 40 calorie, a seconda del contenuto di zuccheri. Questo fantastico ortaggio è anche ricco di vitamine A, B1, B2, B3, C ed E, e di sali minerali, come calcio, potassio, fluoro, magnesio, fosforo e ferro.
Proprietà antiossidanti e antitumorali
Come l’aglio, la cipolla è ricca di composti sulfurei, responsabili del caratteristico aroma e gusto che, in associazione alla presenza importante di flavonoidi (quercetina), le conferiscono importanti proprietà antiossidanti e antitumorali.
La cipolla risulta essere un alimento protettivo soprattutto nei confronti dei tumori al colon, allo stomaco e alla prostata. Quercetina e altri flavonoidi hanno effetti antiossidanti e antinfiammatori, utili per contrastare l’invecchiamento, sia dall’interno se mangiata, sia dall’esterno se applicata direttamente sulla pelle.
Come rimedio estetico, viene utilizzata per le punture d’insetto, per migliorare l’aspetto delle cicatrici, contro l’acne e in caso di geloni.
Antibiotico e antibatterico naturale
Poiché alla cipolla vengono attribuite importanti proprietà antibiotiche e antibatteriche, il suo consumo risulta molto utile in caso di raffreddore, influenza, bronchite e laringite. Se applicata sulla pelle, si sostituisce al disinfettante in caso di ferite mentre, se masticata a lungo, disinfetta la bocca e riduce il rischio di carie dentaria e parodontite.
Infine, il succo di cipolla usato per fare gargarismi, è un ottimo rimedio per il mal di gola, mentre, in associazione al miele, riduce la tosse grassa.
Preserva la salute dell’intestino
Assunta come alimento, la cipolla è utilissima in caso di vermi intestinali (tenia, ossiuri) e per tenere pulito l’intestino, grazie anche alla lieve proprietà lassativa.
Il consumo quotidiano di cipolla favorisce la crescita di una flora intestinale appropriata (grazie all’azione prebiotica dell’inulina), fondamentale per il normale funzionamento del sistema immunitario.
È diuretica e favorisce la circolazione sanguigna
Sotto forma di olio essenziale, la cipolla favorisce la circolazione sanguigna in quanto migliora la dilatazione dei vasi sanguigni ed è ottima per combattere la ritenzione idrica e contrastare la cellulite grazie alla presenza di potassio e acido glicolico.
L’effetto diuretico, garantito dalla presenza di particolari flavonoidi, è maggiore quando la cipolla viene mangiata lessa. Favorisce l’eliminazione dell’acido urico e delle scorie azotate, tanto da renderla utile in caso di Gotta. Un altro effetto sulla circolazione sanguigna è dato dalla capacità di ridurre l’aggregazione piastrinica con effetto antitrombotico, tanto che nelle persone che assumono farmaci anticoagulanti potrebbe essere necessario aggiustarne il dosaggio.
Va infine ricordato che l’assunzione giornaliera di cipolla modifica il profilo lipidico nel sangue, aumentando il colesterolo buono (HDL) e riducendo quello cattivo (LDL).
Disintossica l’organismo
Nella cipolla sono presenti due amminoacidi solforati, la metionina e la cistina, che sono in grado di disintossicare l’organismo da alcuni metalli pesanti. Metionina e cistina si legano infatti a mercurio, piombo e cadmio facilitandone l’espulsione dal corpo. Questo processo viene peraltro potenziato dalla contemporanea presenza di vitamina C.
Contrasta l’osteoporosi
Diversi studi dimostrano l’efficacia della cipolla nel contrastare l’osteoporosi. Sembrerebbe infatti che l’assunzione regolare di questo bulbo inibisca l’attività delle cellule deputate alla “distruzione” dell’osso, a favore degli osteoblasti, le cellule che al contrario formano il tessuto osseo.
Stimola la digestione e il metabolismo
Diversamente da quanto si pensi, la cipolla non è difficile da digerire (transita velocemente nello stomaco e nell’intestino), anzi è utile nel favorire il processo digestivo poiché stimola i succhi gastrici. Infatti in essa troviamo diversi fermenti in grado di stimolare la digestione e il metabolismo. Tuttavia può causare il perdurare di un alito caratteristico per diverse ore, ma questo effetto è dovuto alla presenza di sostanze aromatiche che persistono nella mucosa sia orale che gastrica. Per ridurre questo inconveniente, sembrerebbe utile eliminare dalla cipolla l’anima, ovvero il germoglio interno, e lasciare in ammollo nel latte, per qualche minuto, la cipolla già tagliata.
Come consumarla
Per beneficiare appieno delle proprietà di questo bulbo, sarebbe opportuno consumarlo prevalentemente crudo o poco cotto poiché proprio la cottura fa perdere molti dei benefici micronutrienti. L’ideale sarebbe sempre non superare l’imbionditura, ovvero la leggera rosolatura in padella.
Quando va evitata
Poiché aumenta la secrezione gastrica, la cipolla è controindicata per chi soffre di reflusso gastroesofageo, gastrite e ulcera, soprattutto se mangiata cruda. In gravidanza e allattamento se ne sconsiglia l’abuso. Gli aromi della cipolla possono alterare il gusto del latte materno. Se si sta seguendo una terapia stabilizzante dell’umore con litio, sarebbe bene non assumere la cipolla con regolarità, poiché riduce l’assorbimento di questo oligoelemento causando importanti effetti collaterali.
Curiosità
Si sa che tagliare la cipolla provoca spesso una importante lacrimazione. Questo effetto è dovuto alla presenza di solfuri organici che al taglio con il coltello si combinano con un’altra sostanza, l’enzima allinasi, che degrada aminoacidi volatili e inodori. Questi aminoacidi a loro volta, a contatto con l’acqua presente nella cornea, si trasformano in acidi solforico e solforoso, potenzialmente corrosivi per l’occhio, che a sua volta si difende con abbondante lacrimazione. Per evitare tutto questo processo basta bagnare la lama del coltello poiché in questo modo l’acqua scioglie i vapori nocivi.
Tratto da
Elisir di Salute (copyright)
il punto di vista di medici e ricercatori
marzo/aprile 2017