La frutta candita: un gioiello della pasticceria
La frutta candita è un prodotto affascinante e versatile, che unisce la dolcezza della frutta alla tradizione e all'arte della pasticceria.
L'origine della canditura risale all’antichità: si ritiene che fosse già praticata nell'antica Roma, dove la frutta candita era considerata un alimento prezioso e simbolo di ricchezza.
Ma come si ottiene la candidatura?
Questa variante di frutta è il risultato di un antico processo di conservazione che trasforma la frutta fresca in un prodotto dolce, morbido e duraturo. Questa trasformazione avviene immergendo i pezzi di frutta in uno sciroppo concentrato e denso, solitamente a base di zucchero, che viene gradualmente assorbito dalla polpa, sostituendo l'acqua e conferendo alla frutta un sapore intenso e una consistenza unica.
Tradizionalmente, la canditura veniva realizzata con agrumi come cedro, arancia e limone, ma oggi è possibile trovare canditi di moltissimi altri frutti, come ciliegie, fichi, ananas e persino pesche. La scelta del frutto e la concentrazione dello sciroppo influenzano notevolmente il sapore finale del prodotto.
La frutta candita è un ingrediente fondamentale in numerose preparazioni dolciarie, dai panettoni ai pandori, dalle torte alle crostate. Viene utilizzata sia come decorazione che come ingrediente principale, conferendo ai dolci un tocco di raffinatezza e un sapore inconfondibile.
La frutta sciroppata: un prodotto goloso e versatile
La frutta sciroppata è la scelta perfetta per soddisfare il palato e portare un tocco di dolcezza in ogni occasione.
A differenza della frutta candita, che subisce un processo di disidratazione e concentrazione dello zucchero, la frutta sciroppata viene conservata in uno sciroppo più leggero, che mantiene la frutta morbida e succosa.
È un ingrediente versatile in cucina: può essere infatti utilizzata come guarnizione per dolci, come ingrediente per macedonie, yogurt e gelati, oppure consumata da sola come spuntino. Inoltre, si presta anche alla preparazione di cocktail e bevande analcoliche, conferendo loro un tocco agrodolce e rinfrescante.
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Frutta sciroppata fatta in casa: la guida di Valfrutta
La frutta sciroppata rappresenta un classico della conservazione alimentare, unendo la freschezza del frutto alla dolcezza dello sciroppo. Questo metodo di conservazione permette di gustare i sapori dell'estate anche durante le altre stagioni, offrendo un tocco di dolcezza e colore a numerosi piatti.
Hai mai provato a cucinare la frutta sciroppata fatta in casa? La preparazione della frutta sciroppata non è difficile, basta seguire questi semplici passaggi, prestando sempre attenzione alla qualità degli alimenti selezionati:
- Scegli la frutta e puliscila: puoi scegliere pesche, albicocche, ciliegie, fragole, prugne o qualsiasi altro frutto di stagione che preferisci. Una volta selezionata, lava accuratamente la frutta sotto acqua corrente e rimuovi eventuali parti danneggiate;
- Sterilizza i vasetti: lava bene i vasetti di vetro con acqua calda e sapone e sterilizzali in acqua bollente per almeno 10 minuti;
- Prepara lo sciroppo: in una pentola, porta a ebollizione l'acqua con lo zucchero. Il rapporto tra acqua e zucchero può variare a seconda della dolcezza della frutta che utilizzerai, ma ti consigliamo di usare circa 1 parte di zucchero per 2 parti di acqua;
- Sbollenta la frutta: alcuni tipi di frutta, come le pesche, possono essere sbollentate brevemente in acqua bollente per facilitare la rimozione della buccia;
- Unisci la frutta allo sciroppo: una volta che lo sciroppo si è raffreddato leggermente, versa la frutta nei vasetti sterilizzati e coprila completamente con lo sciroppo bollente. Se lo sciroppo risulta troppo liquido, puoi aumentare la quantità di zucchero, mentre se è troppo denso, puoi aggiungere un po' d'acqua;
- Chiudi i vasetti: chiudi ermeticamente i vasetti e capovolgili per creare il sottovuoto;
- Sterilizzazione: per una conservazione più lunga, puoi sterilizzare i vasetti immergendoli in acqua bollente per circa 20 minuti;
- Conservazione: una volta raffreddati completamente, i vasetti possono essere conservati in un luogo fresco e asciutto per diversi mesi.
Per un tocco in più, puoi aggiungere al tuo sciroppo bacche di vaniglia, scorza di limone o altre spezie a tuo piacimento. Inoltre, ti consigliamo di sperimentare con diverse varietà di frutta e combinazioni di sapori per creare sciroppi unici e personalizzati.
Se non hai tempo di cucinare la frutta sciroppata fatta in casa, la Frutta in pezzi Valfrutta è una scelta pratica e gustosa. Realizzata con frutta raccolta al giusto grado di maturazione e conservata in un delicato sciroppo o succo di frutta, offre tutto il sapore e la genuinità della frutta fresca, pronta per essere gustata in qualsiasi momento.
Frutta disidratata: caratteristiche e usi in cucina
La frutta disidratata è un alimento versatile e nutriente, ottenuto attraverso un processo di essiccazione che rimuove quasi completamente l'acqua contenuta nel frutto fresco. La disidratazione può avvenire naturalmente, mediante l'essiccazione al sole, o industrialmente, utilizzando essiccatori alimentari. Questo processo concentra i nutrienti, rendendo la frutta disidratata una fonte concentrata di vitamine, minerali e fibre.
Grazie alla riduzione dell'acqua, la frutta disidratata si conserva più a lungo e diventa un comodo snack da portare sempre con sé. Prepara delle gustose barrette energetiche fatte in casa oppure una granola a base di frutta disidratata. Fiocchi d’avena, frutta secca come mandorle e noci, semi, miele o sciroppo d'acero e frutta disidratata a piacimento saranno sufficienti a ottenere uno snack delizioso!
Alcuni esempi di frutta comunemente disidratata includono uvetta, albicocche secche, datteri, fichi secchi e mirtilli rossi. Questi sono ingredienti molto versatili in cucina: possono essere consumati come spuntino, aggiunti ai cereali, allo yogurt, ai muesli o utilizzati per preparare dolci e biscotti.