Il Broccoletto di Custoza è un’eccellenza orticola italiana che cresce solamente nella campagna veronese, più precisamente a Custoza, frazione di Sommacampagna.
Passeggiate con noi sulle colline veronesi alla ricerca di questo famoso broccoletto, spesso coltivato tra i vitigni.
Il Broccoletto di Custoza, eccellenza orticola veronese
Il Broccoletto di Custoza è una particolare varietà di cavolo (Brassica oleracea var. italica) prodotta nel veronese.
Le fonti raccontano che in Italia la coltivazione dei cavoli inizia intorno al 1600, però il Broccoletto di Custoza appare nelle colline veronesi solamente agli inizi del ‘900.
Potete chiedere a chiunque in paese: è solo grazie all’impegno di Policarpo Forante e Italo Pachera, contadini che nel primo dopoguerra hanno deciso di selezionare le migliori sementi di broccoletto, che questo ortaggio può essere gustato anche ai nostri giorni.
Durante le guerre i raccolti si ridussero infati drasticamente e diminuirono ulteriormente negli anni ‘60, quando gran parte dei terreni agricoli venne destinato alla coltivazione della vite.
In questo scenario Forante e Mario Bottura decisero di andare controcorrente: furono gli unici ad insistere nella coltivazione dell’ortaggio locale, anche grazie all’intuizione di seminarlo tra le vigne.
Consumato principalmente nella zona d’origine e nelle terre circostanti, attualmente viene coltivato da 9 produttori riuniti nell’Associazione Produttori Broccoletto di Custoza, gruppo nato nel 2011 con l’intento di valorizzare e perpetrare la coltura, e la cultura, di questa eccellenza gastronomica italiana.
C’è chi lo coltiva in campo e chi tra le vigne
Il ciclo di vita del Broccoletto di Custoza comincia con il recupero e la selezione delle sementi, lavoro svolto anno dopo anno dagli agricoltori locali.
La semina in ambiente protetto avviene a giugno: le piante emergono dal suolo in poche settimane, ma bisogna aspettare la fine di luglio o l'inizio di agosto prima di trapiantarle in pieno campo o, come accade spesso, tra i filari di vite della zona.
In queste fasi di coltivazione è necessario irrigare per mantenere in salute i vegetali, specie se la stagione è particolarmente asciutta.
Terminata la crisi post trapianto le bagnature possono essere tranquillamente interrotte perché, come da tradizione, da qui in poi ci si affida alle precipitazioni stagionali. Non sono molte le cure da riservare ai Broccoletti di Custoza, tanto che dopo pochi mesi possono essere colti.
Solitamente la raccolta si effettua a mano: comincia a novembre e termina, a seconda dell’andamento climatico stagionale, a febbraio.
A quel punto, finalmente, è tempo di gustare il nostro buonissimo broccoletto veronese!
Un abbinamento perfetto: salame, uova e Broccoletto di Custoza!
Il Broccoletto di Custoza è un cavolo che sviluppa foglie lunghe e sottili tutt’attorno al centro del cespo. Lo si prepara in molti modi: bollito e condito con olio e limone, conservato sott’aceto o fritto, gratinato o, come viene consumato in paese, lessato e accompagnato da un paio di uova sode e una fetta di salame scottata.
Cosa manca alla vostra tavola? Una buona bottiglia di Bianco di Custoza DOC, un’altra eccellenza italiana che si produce solamente in queste colline e che si sposa alla perfezione con il nostro amato broccoletto!
Un ortaggio adatto ad ogni dieta
Il Broccoletto di Custoza è un alimento ricco di antiossidanti dall’elevato potere anticancerogeno e antimutagene. Inoltre contiene anche una buona concentrazione di vitamine A, B1, B2, C, K e U, amminoacidi e sali minerali, in particolare ferro e potassio.
Questi componenti fanno del broccoletto un ortaggio dalle qualità uniche: una verdura capace di migliorare drasticamente le difese immunitarie di chi lo consuma senza pesare sulla dieta.
Perché il broccoletto è composto al 90% di acqua e non ha alcuna incidenza sul peso, tanto da essere espressamente consigliato a chi segue diete dimagranti e depurative.