Il frutto del sole

Il frutto del sole

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Con il suo elevato contenuto di vitamina A o, per meglio dire beta-carotene, l’Albicocca può a buon titolo essere definito il frutto del sole, per la sua proprietà fondamentale di favorire la produzione di melanina da parte del nostro organismo, sostanza che ci protegge dai raggi solari.

Dott.ssa Melissa Righi

Dietista
Servizio di Nutrizione Clinica e Dietetica
Ospedale Morgagni - Pierantoni - Forlì

Con il suo elevato contenuto di vitamina A o, per meglio dire beta-carotene, l’Albicocca può a buon titolo essere definito il frutto del sole, per la sua proprietà fondamentale di favorire la produzione di melanina da parte del nostro organismo, sostanza che ci protegge dai raggi solari. 

L’Albicocca è un frutto di dimensioni ridotte (tra i 3,5 e i 6 cm), è caratterizzata da un colore giallo uovo-arancio con lievi sfumature rosse e una buccia leggermente vellutata. Presenta un seme singolo, che somiglia ad una mandorla, detto armellino. Il periodo di raccolta va dai primi di maggio alla metà di luglio. 

Originario della Cina 

L’Albicocco (il nome significa l’albero che produce la prugna dell’Armenia) appartiene alla famiglia delle Rosacee (specie Prunus Armeniaca) e in passato era considerato una pianta dai frutti esotici rarissimi. Originario della Cina, dove era già conosciuto nel 3.000 a.C., era molto apprezzato dagli imperatori cinesi; si diffuse poi in Europa all’inizio dell’era cristiana, dopo la conquista dell’Armenia da parte dei Romani. 

L’Albicocco predilige il clima secco e il terreno fresco e non troppo umido. Nel nord Italia le colture di Albicocco interessano le aree collinari dell’Appennino e delle Alpi, mentre nel sud le zone interessate sono la Piana del Metapontino e l’area vesuviana. 

Stati Uniti, Spagna, Italia, Francia e Grecia sono i maggiori stati produttori di Albicocche a livello mondiale. 

Le varietà di Albicocche sono molte e, anche se i gusti sono simili, le dimensioni e i colori variano a seconda della specie. Le varietà più pregiate sono la Monaco, la Baracca, la Reale di Imola, la Luizet, la Pesca di Nancy, la Precoce Cremonini e la Val Venosta. 

Un concentrato di vitamine 

La vitamina A è ben rappresentata in questo frutto: 100 grammi di Albicocca fresca contengono il 45% della razione quotidiana di vitamina A necessaria per l’organismo di una persona adulta. La vitamina A è utile per lo sviluppo delle ossa, per la protezione delle mucose, per il buon funzionamento dei vari tessuti e apparati, e per la prevenzione delle infezioni respiratorie. Ricordiamo inoltre che essa è in grado di stimolare la produzione di melanina, la sostanza responsabile dell’abbronzatura e della protezione della pelle. L’Albicocca è inoltre ricca di vitamina B, utile per il mantenimento dell’equilibrio nervoso; è quindi indicata nei casi di svogliatezza, leggera Depressione nervosa e Stress. 

Il frutto contiene inoltre una discreta quantità di vitamina C dalle benefiche proprietà; vediamo pertanto quali sono gli effetti positivi che esercita sul nostro organismo:

• adibita al trasporto dell’ossigeno;

• garantisce la respirazione cellulare;

• la sua azione antiossidante aiuta a prevenire la formazione di radicali liberi;

• favorisce l’assimilazione del ferro e la prevenzione dell’Anemia;

• mantiene in buono stato le cartilagini, i legamenti e le ossa;

• facilita la cicatrizzazione delle ferite (ulcere);

• aumentando la concentrazione di anticorpi, aiuta a rinforzare il sistema immunitario e a prevenire sindromi influenzali;

• può abbassare il contenuto di colesterolo nel sangue nei Pazienti affetti da Arteriosclerosi (è stato dimostrato che il tasso di colesterolo nel siero si riduce del 35-40% con il trattamento con vitamina C);

• previene problemi circolatori connessi alla gravidanza;

• aiuta il ripristino dei livelli di vitamina C stessa, solitamente carente nel sangue dei fumatori.

Contrasta la Stipsi

L’Albicocca è costituita per l’86,3% da acqua, pertanto la sua assunzione rappresenta un valido aiuto per soddisfare il fabbisogno giornaliero di liquidi del nostro organismo (almeno 1 litro di acqua al giorno). È ricca di fibra sia solubile sia insolubile (soprattutto pectine) quindi la sua assunzione periodica è utile nel regolare le funzioni intestinali, fornendo un valido aiuto contro la Stipsi. Nello specifico, si consiglia l’assunzione del frutto fresco per chi ha problematiche diarroiche (soprattutto per i bambini) viste le proprietà astringenti; si consiglia invece di consumarla secca o cotta perché, essendo molto ricca in cellulosa, aiuta ad aumentare la motilità intestinale. 

Le proprietà lassative dell’Albicocca sono inoltre favorite dalla presenza di sorbitolo. Grazie all’alto contenuto di fibra alimentare, oltre a mantenere una buona funzionalità dell’apparato gastrointestinale, l’Albicocca aiuta a ridurre i livelli sierici di colesterolo e di zucchero.  

Previene i disturbi a livello nervoso, muscolare e osseo 

L’elevato contenuto di potassio rende il consumo dell’Albicocca utile ai fini di prevenire alcuni disturbi come l’Ipertensione arteriosa, problematiche a carico dell’apparato gastrointestinale, la Depressione, la Stanchezza cronica e la Cellulite; per chi pratica sport, è inoltre indicato per la prevenzione degli episodi di crampi durante e dopo uno sforzo intenso. 

Il calcio e il fosforo sono anch’essi presenti in grande quantità e svolgono un’azione protettiva per le ossa prevenendo e aiutando le situazioni di Osteoporosi. 

Non è comunque consigliabile inserire l’Albicocca all’interno di schemi alimentari per Pazienti con Insufficienza Renale proprio a causa dell’elevato contenuto di potassio che assieme al fosforo devono rientrare in parametri specifici onde evitare squilibri elettrolitici.  

Contrasta l’Anemia e la Stanchezza cronica 

L’Albicocca è un’ottima fonte di potassio e di ferro, essenziale per i globuli rossi: è stato clinicamente dimostrato che fresca o secca è una buona alternativa ai diuretici chimici. Oltre al ferro e al potassio, anche il cobalto e il rame rendono l’Albicocca il frutto ideale per combattere l’Anemia e la spossatezza cronica, per le persone convalescenti, per gli anziani e per i bambini nell’età della crescita. 

Favorisce la salute di alcuni organi

L’Albicocca rappresenta inoltre un valido aiuto nel prevenire la formazione di placche sulla parete interna delle arterie, rafforza il sistema immunitario e contribuisce alla salute della pelle, degli occhi, dei capelli, delle gengive e delle ghiandole, e al bilanciamento della pressione sanguigna e della funzionalità cardiaca. 

Azione anticancerogena 

I semi contenuti nel nocciolo dell’Albicocca contengono la vitamina B17 (laetrile), una sostanza che sembra in grado di aggredire e annientare le cellule malate dell’organismo, in particolare quelle di alcuni tipi di tumore; secondo una ricerca condotta dal Dott. Dean Burk del “National Cancer Institute”, pare che la vitamina B17 reagisca con l’enzima B-glucosidasi che è presente solo nelle cellule malate. 

In presenza di questo enzima, la vitamina B17 reagisce sprigionando cianuro che annienta le cellule cancerose mentre le cellule sane non vengono attaccate in quanto non contengono l’enzima B-glucosidasi che è l’unico in grado di attivare la vitamina B17 a produrre cianuro. Oltre agli ioni-cianuro viene prodotta la Benzaldeide, che ha una potente funzione analgesica (anti-dolorifico). Motivo questo che dovrebbe indurci a consumare ogni tanto qualche seme di Albicocca (che deve essere cotto prima di essere consumato) anche a scopo precauzionale.  

Tratto da
Elisir di Salute (copyright)
il punto di vista di medici e ricercatori
luglioagosto 2013

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