I repentini abbassamenti di temperatura che avvengono in primavera causano ingenti danni alle coltivazioni, specie se le piante sono ancora piccole o stanno cominciando a vegetare.
Volete proteggere l’orto dalle gelate tardive? Bene, il primo passo per prevenirle è sapere che cosa sono e come avvengono
Cosa succede alle piante se si ghiacciano?
Le gelate tardive sono pericolose perché avvengono in primavera, dopo che le piante hanno ricominciato a vegetare, convinte che il sole non le lascerà prima dell’autunno.
In questa situazione il freddo compromette le nuove gemme degli alberi da frutto e danneggia la vegetazione erbacea dei giovani ortaggi.
Questo succede perché quando il termometro scende sotto lo zero, l’acqua contenuta nelle cellule delle piante ghiaccia, aumentando di volume. L’aumento di ingombro dell’acqua porta alla rottura delle pareti cellulari e, di conseguenza, alla morte delle cellule.
Le gelate tardive, conoscerle è il primo passo per sconfiggerle
Esistono diversi tipi di gelate tardive, quella più appariscente è la brina, che si forma quando le temperature si abbassano sotto lo zero e l’aria è particolarmente umida. Infatti, in queste condizioni il vapore acqueo presente nell’aria solidifica e va a posarsi sopra il paesaggio come se fosse un lenzuolo di ghiaccio.
Se l’aria è secca e le temperature scendono sotto lo zero, avviene ciò che gli esperti definiscono “gelata nera”. In questo caso non si nota ghiaccio ma solo freddo, molto più freddo di quel che ci sarebbe in caso di aria umida. Questo perché nell'atmosfera non c'è l’acqua che mitiga o limita l’abbassamento della temperatura.
Le gelate sono dovute anche a condizioni esterne al microclima della zona, per esempio masse di aria fredda provenienti da ambienti rigidi come quello della siberiano.
Capitano di rado, ma anche le gelate per evaporazione creano problemi: si verificano quando le piante sono bagnate e un’inaspettata folata di vento trasforma l’acqua in vapore. In questo caso l’acqua evaporata sottrae calore agli ortaggi e causa una rapida diminuzione della temperatura nei tessuti vegetali.
Proteggere l’orto: come prevedere un freddo primaverile anomalo
Le gelate primaverili sono difficili da prevedere per definizione perché avvengono in pochissimo tempo e in molti casi durante la notte.
Come prima cosa sarebbe bene conoscere l'evoluzione del clima nella zona in cui si coltiva. Se siete nuovi, provate a domandare ai contadini dei campi vicini, potranno darvi importanti suggerimenti, magari snocciolando proverbi popolari tanto coloriti quanto utili.
Durante tutto il mese di aprile e nelle prime di maggio è bene controllare i bollettini che vengono emessi quotidianamente dagli enti regionali preposti alla difesa delle colture agricole, magari andando a sbirciare di sera, quando aumentano le possibilità di riscontrare condizioni metereologiche che favoriscono freddi improvvisi nella notte.
Come proteggere le piante dalle gelate tardive
Difendere le colture dalle gelate tardive è difficile ma non impossibile, anzi: con qualche accortezza potete proteggere le vostre piante al meglio.
Le aziende agricole più strutturate in alcuni casi installano tra i filari dei bruciatori che, in caso di bisogno, scaldano l’aria circostante, in altri casi invece sistemano dei ventilatori, più o meno dotati di riscaldamento, che mantengono l’aria in movimento evitando rapidi abbassamenti di temperatura.
Queste soluzioni sono adatte solo a chi possiede un’azienda; chi invece coltiva il proprio orto casalingo può difendere le piante utilizzando il tessuto non tessuto, da sistemare sopra le plantule fino a metà - fine aprile, quando i rischi di gelate tardive sono scongiurati.
Se potete contare su una serra e nella vostra zona c’è il rischio di un ritorno di gelo, fate germinare gli ortaggi in ambiente protetto e attendete il più possibile per trapiantare. In questo caso, però, c’è il rischio di temperature eccessive, ma potete sempre scongiurate i danni provocati dal calore facendo arieggiare l’interno della serra con costanza.