L’aglio orsino è una pianta erbacea perenne (la versione selvatica dell’aglio comune), che cresce in maniera spontanea in tutta Europa, Italia compresa, tranne che in Sardegna. Il suo nome, alquanto curioso, deriva dal fatto che gli orsi, appena si risvegliano dal letargo, ne consumano in gran quantità per rigenerarsi e recuperare le energie perdute durante il periodo freddo.
Ma quali sono le qualità dell’aglio orsino? In che modo può essere utile al nostro organismo? Vediamolo insieme.
Come riconoscere l’aglio orsino?
Se facendo una passeggiata nei boschi oppure nelle zone lungo i fiumi, doveste imbattervi in una pianta dalle foglie carnose, di colore verde acceso, che odorano intensamente di aglio, allora potreste essere di fronte ad un aglio orsino.
Per essere sicuri al 100%, assicuratevi che i suoi fiori siano bianchi, a forma di stella, riuniti in ombrelle. Se avete ancora qualche dubbio, niente paura, l’aglio orsino è facilmente reperibile al mercato, da alcuni fruttivendoli o in qualche supermercato fornito, anche sotto forma di polvere.
Il periodo di raccolta va da aprile a giugno
La primavera è la sua stagione, infatti l’aglio orsino di solito fiorisce tra aprile e giugno, ma in alcune zone è possibile trovarlo già a marzo: le sue foglie profumate possono essere raccolte e consumate subito, oppure congelate in sacchetti ben chiusi, per essere utilizzate in un secondo momento.
Ma non dimenticate i fiori e i bulbi, ingredienti altrettanto commestibili e soprattutto versatili in cucina.
Quali prelibatezze in cucina?
Sbizzarrirsi. È questa la parola d’ordine in cucina, se nel vostro tagliere c’è un mazzo di aglio orsino pronto a essere sminuzzato.
Et voilà, una volta tagliate le sue foglie più o meno grossolanamente, ecco che possono essere aggiunte, a crudo, ad alcuni piatti di pesce, ai formaggi molli, alle insalate o alle patate bollite. Tenetele comunque in considerazione anche per preparare un pesto saporito, guarnire delle tartine dal gusto fresco oppure arricchire un piatto di pasta all’olio e peperoncino.
L’aglio orsino, infatti, può sostituire tranquillamente il “cugino” aglio comune, con il beneficio di non risultare troppo pesante da digerire.
Ma badate bene, oltre alle foglie, anche il bulbo può sorprendere il palato, specie nelle preparazioni cotte, le frittate, le quiche, le torte salate oppure le focacce.
Le proprietà depuranti e antisettiche dell’aglio orsino
In qualità di membro della famiglia delle Liliaceae, la stessa dell’aglio, della cipolla e del porro, l’aglio orsino somiglia molto ai suoi “cugini”, soprattutto quando si parla di qualità benefiche: ha infatti proprietà depuranti, antisettiche, purifica l’organismo, protegge dalle malattie del cuore e contribuisce a mantenere equilibrati i livelli di colesterolo.