In molti ne hanno tessuto le lodi, evidentemente perché la pesca li aveva davvero conquistati: Renoir, Caravaggio e, non ultimo, il nostro Lucio Battisti, che l’ha celebrata con la sua intramontabile “Fiori rosa, fiori di pesco”.
Questa considerazione assai positiva non si limita al territorio europeo, ma sfiora i confini del Sol Levante, dove la pesca è considerata il simbolo della gioventù e della bellezza.
Merito dei colori della sua buccia, che a seconda della varietà (nettarina, percoco, gialla o tabacchiera), possono essere gialli, arancioni o rossastri, tutte sfumature care all’estate.
Succosa e dissetante, preziosa per eliminare le tossine
Infatti è proprio in quel periodo, tra luglio e agosto, che la tavola accoglie la pesca: la sua polpa, succosa e dissetante, ha molti pregi organolettici ed è preziosa per eliminare le tossine, depurare l’organismo e placare i disturbi digestivi, soprattutto se la consumate a colazione.
Consigliata anche a chi pratica sport, contribuisce a reintegrare i sali minerali persi durante la sudorazione.
Pelle liscia come una pesca
Ma l’elenco dei benefici non si esaurisce qui. Ricordate il detto popolare “Avere la pelle liscia come una pesca”? Niente di più vero, la pesca è un ottimo stimolatore di melanina, favorisce l’abbronzatura proteggendo i tessuti e mantenendoli giovani ed elastici.
Ma attenzione, per sfruttarne a pieno tutte le potenzialità, è necessario consumare il frutto intero, non pelato. I nutrienti infatti sono sì localizzati nella polpa, ma subito sotto la buccia, ecco perché la sua rimozione è rischiosa, potrebbe portarsi via anche tale prezioso strato e ridurre notevolmente le proprietà benefiche di questo dolce e profumato frutto.