Nell’aria si sente già il profumo della primavera e anche a tavola è possibile assaporare il gusto delicato delle primizie. Tra i legumi, per esempio, le fave sono le uniche che possono essere consumate anche crude, ma ci sono occasioni in cui è meglio adoperare quelle secche, e altre in cui è preferibile utilizzare la versione fresca.
Se anche voi avete qualche dubbio, ecco come cucinare le fave al meglio.
Fave fresche? Piatti delicati!
Se hai in mente di preparare qualcosa di crudo, ad esempio delle misticanze o delle insalate miste di stagione, un contorno di cipollotti affettati, un antipasto di pecorini o a base di salse veggie, delle zuppe o dei risotti profumati e leggeri, allora non puoi non sfruttare la tenerezza e la delicatezza delle fave fresche. A patto che, chiaramente, sia il corretto periodo di raccolta: questi legumi sono reperibili nei mesi primaverili ed estivi, indicativamente da fine marzo a luglio-agosto.
Come riconoscere i baccelli più buoni?
Non perdete tempo, devono essere consumate al massimo entro 2-3 giorni dall’acquisto, ma volendo potreste essiccarle o comunque congelarle. Certo, non prima di averle sbollentate per circa 3 minuti e poi raffreddate.
Afferrate un baccello e verificate che sia lucido, croccante, di colore verde brillante e di forma regolare. Fatto? Ora procedete ad autenticarne l’effettiva qualità: spezzatelo e ascoltate attentamente il rumore che fa, se produce uno “schiocco”, allora promuovete (a pieni voti!) il contadino e cominciate a mettere ordine nei pensieri culinari che vedono le fave protagoniste delle vostre prossime ricette.
Fave secche per sapori ricchi e strutturati
Se però il languorino vi assale e non potete fare a meno di preparare qualche leccornia a base di fave, niente paura, potete sempre andare al supermercato o nei negozi biologici e mettere nel carrello una bella confezione di fave secche.
Consumarle cotte è assolutamente d’obbligo, che siano con la buccia o decorticate, poco cambia: questi legumi devono essere messi in ammollo per almeno 12 ore e poi utilizzati in base alla ricetta preferita. Qualche esempio? Le fave secche possono essere protagoniste di primi piatti dai sapori ricchi e nutrienti, come le zuppe di legumi misti, la pasta, un semplice contorno condito con un filo d’olio extravergine d’oliva o un purè cremoso da accompagnare al pesce.