Le pesche sono una vera delizia, dolci e succose, perfette da mangiare fresche come spuntino o per essere la farcitura estiva di torte e macedonie di frutta. Proprio nel periodo più caldo dell’anno, tra la primavera e l’estate, se ne trovano di tutti i tipi tra i banchi del mercato e anche dal contadino di fiducia.
Valfrutta seleziona con estrema cura le materie prime destinate alla produzione di succhi, nettari e bevande, collocando i suoi stabilimenti nelle aree più vocate alla coltivazione: nel caso delle pesche, in particolare, si concentra in grande prevalenza in Romagna.
Ma vediamo ora alcune tipologie di questo delizioso frutto che è possibile reperire al mercato in questo periodo.
Ci sono pesche e pesche…
Bianca o gialla, pescanoce e pesche a marchio? Si fa presto a dire pesca ma “schierarsi dalla pesca giusta” non è facile, il loro profumo e il loro sapore zuccherino piace un po’ a tutti ma anche qui i palati si dividono. Il frutto della pesca cresce sul Prunus Persica comunemente noto come pesco, e le differenze tra le tante varietà di frutto si possono vedere con facilità: alcune presentano una buccia liscia come le nettarine, altre hanno invece una superficie vellutata.
Anche la polpa del frutto ha le sue particolarità, ve ne sono con la polpa compatta e attaccata all’osso e altre con la polpa tenera, il colore può variare da bianco-verde a giallo, e anche il gusto potrà essere più o meno dolce. Come conoscerle meglio?
Bianca o gialla?
La prima distinzione da fare è quella del colore della polpa:
- le pesche a pasta bianca sono croccanti e sode, il nocciolo (così come per le pesche gialle) può essere aderente o meno;
- le pesche a pasta gialla sono filamentose e succose, il loro interno è carnoso e di un giallo intenso.
Entrambe le tipologie sono dolci e profumate.
La nettarina, diffusa in tutto il territorio italiano
La nettarina identifica le pesche dalla buccia liscia, si possono trovare sia a pasta bianca sia a pasta gialla. La nettarina è diffusissima in tutto il territorio italiano e viene anche nominata come “pesca noce” o “pescanoce”. Ottima se consumata fresca, ma si adatta anche a preparazioni casalinghe, avete mai provato ad abbinare il gelato o lo yogurt alle pesche? Una vera delizia nelle cocenti giornate estive.
Le pesche a marchio IGP: la varietà di Verona
Di eccellenze in Italia ce ne sono parecchie, alcune di queste sono anche le pesche a marchio IGP.
A Nord si incontra per prima la Pesca di Verona IGP, comunemente chiamata “persego” nel territorio locale, viene coltivata seguendo il rigoroso disciplinare. Questa tipologia riconosciuta ha una storia che parte dai Romani, ad oggi le varietà di Pesca di Verona IGP sono le pesche a pasta bianca e gialla, le nettarine a pasta gialla a maturazione precoce, media e tardiva.
Da Bologna a San Marino si coltiva la Pesca di Romagna IGP
In Romagna, da Bologna a San Marino, si coltiva la Pesca di Romagna IGP, una succosa e gustosa tipologia che si può trovare sia a pasta bianca che a pasta gialla. Le sue note distintive sono sicuramente il suo bell’aspetto: il colore rosso intenso con qualche striatura chiara e un diametro minimo di 67mm. Grazie all’alto contenuto di acqua è rinfrescante e dissetante, risulta perfetta per le diete ipocaloriche, grazie al suo basso contenuto calorico.
Un metodo di coltivazione particolare per la Pesca di Leonforte
In Sicilia troviamo la Pesca di Leonforte IGP, che identifica una serie di varietà autoctone antiche presenti nel territorio da decenni. La particolarità di queste pesche, oltre alla maturazione tardiva (addirittura fino a novembre), è il loro metodo di coltivazione. La Pesca di Leonforte IGP viene insacchettata durante la sua maturazione così da proteggerla dalla mosca mediterranea. Questa tipologia di pesca è caratterizzata dalla polpa gialla e dalla buccia altrettanto gialla con poche striature rosse.
Sempre nell’isola c’è poi la Pescabivona IGP, dalla polpa bianca e croccante e dalla buccia giallo verde con una striatura rossa. La si apprezza fino a settembre, con l’inizio dell’autunno grazie alle varietà più tardive come la settembrina.
La percoca, perfetta per la trasformazione
Una varietà che dà il meglio di sé quando viene impiegata nella produzione agroalimentare di prodotti a base di pesca. La percoca è infatti perfetta per l’impiego in succhi di frutta, confetture e marmellate ma anche per la preparazione delle pesche sciroppate. Viene coltivata in tutta la penisola italiana ed in Campania alcune varietà hanno preso la denominazione di PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale):
- la pesca percoca col pizzo
- percoca puteolana
- percoca terzarola
- percoca giallona di Siano
Perchè è perfetta per le preparazioni casalinghe? La sua struttura e la compattezza della polpa ne fanno un frutto perfetto per le cotture. Ecco quindi che dessert come crostate e semifreddi o cheesecake con le pesche saranno sul menù del giorno per chi ama destreggiarsi in cucina. Siete sportivi? Fette biscottate e marmellata, niente di meglio per cominciare la giornata con il piede giusto.
Tabacchiera, una cultivar di prestigio
Forse la più facile da identificare al mercato è lei; la sua forma schiacciata e il suo sapore dolcissimo, grazie ad un contenuto zuccherino più alto, ne fanno un frutto di prestigio, tanto che alcuni la definiscono una cultivar pregiata rispetto alle altre pesche. La buccia è vellutata e la polpa bianca, perfetta per essere consumate fresca.