Una semina ben eseguita è fondamentale per il successo della coltivazione e sbagliare in questa fase potrebbe condizionare l’intera vita della pianta. Ecco allora quali sono i 5 errori più comuni quando si semina e quali invece le scelte giuste da compiere.
Semi interrati alla profondità sbagliata
I semi vanno interrati a una profondità che faciliti la germinazione. Porli troppo in superficie significa renderli facile preda di formiche e uccelli o, peggio ancora, privarli della giusta quantità di terriccio. Al contrario, sistemarli troppo in profondità richiede loro uno sforzo considerevole per farli emergere dal suolo.
La regola generale dice che ogni seme va posto nel terreno a una profondità uguale alla sua lunghezza. Ecco perché un seme molto piccolo, come quello della rucola, andrà sistemato appena sotto il livello del terreno mentre i semi più grossi, come nel caso della zucca, vanno interrati più a fondo.
Seminare nel momento sbagliato
Molto spesso ci si dimentica che i semi germinano solo a determinate temperature e che se la colonnina di mercurio è troppo bassa (attenzione a considerare anche la notte) le piantine tardano a svilupparsi o, ancor peggio, non riescono proprio a spuntare dal suolo.
Non mantenere il terriccio umido dopo la semina
L’acqua è importantissima durante tutte le fasi di vita delle piante e forse lo è ancora di più quando si parla di semi. L’attivazione del processo di germinazione (se la temperatura è quella giusta) è infatti possibile solo se al seme viene garantita sufficiente umidità. Dopo aver seminato quindi, annaffiate con costanza di modo che il terriccio rimanga sempre umido.
Irrigazioni troppo “aggressive”
Uno degli errori che più spesso si compiono dopo la semina, in particolare nel caso di semi piccoli, posti poco sotto la superficie del terreno, è l’utilizzo di un getto d’acqua troppo “aggressivo” che con la sua forza potrebbe scoprire i semi o, peggio ancora, scalzarli.
Bagnate quindi con molta attenzione, potete usare uno spruzzino oppure avvalervi di qualche foglio di carta assorbente (sistematelo sulla superficie del terreno, bagnate e rimuovetelo con cautela dopo una decina di minuti).
Sbagliare la tecnica di semina
Ogni pianta ha bisogno del suo spazio per poter svilupparsi al meglio, ecco perché esistono tecniche di semina diverse. Le specie che possono crescere vicine, creando una sorta di “praticello”, possono essere seminate a spaglio, distribuendo omogeneamente i semi sul terreno (è il caso della rucola o delle insalate da taglio). Le piante che richiedono un po’ di spazio in più, come le carote, possono essere invece seminate a righe: si creano solchi paralleli, poco profondi dove spargere la semente. Una volta cresciute, le piantine andranno diradate per dar loro un po’ d’aria in più. Le piante che invece necessitano di molto più spazio, come zucchine o melanzane, si seminano “a buchette”, praticando piccoli fori dove inserire 2-3 semi, solo in corrispondenza della giusta distanza. Anche in questo caso, una volta germinate, le piantine andranno diradate lasciandone una sola per ogni buchetta.
Foto credits: International Maize and Wheat Improvement Center, U.S. Department of Agricult, luxomedia, edgeplot