Fagioli tondini, peculiarità e utilizzi in cucina

Fagioli tondini, peculiarità e utilizzi in cucina

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Gusto saporito, consistenza tenera, piccole dimensioni: sono proprio loro, i fagioli tondini! Li avete mai assaggiati? Ecco le loro principali caratteristiche.

Nella vostra personale spesa di agosto, avete comprato fagioli in abbondanza? 
Vietato dimenticarsene, sono legumi da cogliere al volo visti i loro numerosi (e preziosi) benefici, nonché la loro ampia versatilità in cucina. I borlotti, i cannellini, i zolfini sono di certo i più diffusi e conosciuti, ma avete mai assaggiato i fagioli tondini? Ecco le peculiarità e gli usi in cucina di questi piccolissimi legumi dalla buccia sottile.

Come riconoscere il fagiolo Tondino

Fagiolini tondini in ciotola


Siete al mercato e non sapete come riconoscere il vero fagiolo Tondino?

Nessuna paura, ecco le sue principali caratteristiche!

  • La sua forma è talmente piccola e tondeggiante che ricorda molto di più i piselli, che i fagioli: 

  • il colore che contraddistingue la sua buccia è il bianco, che può assumere una sfumatura “candida” oppure avorio: tenete sempre a mente che il fagiolo Tondino potrebbe in presenza di un clima umido e piovoso, in particolare durante il suo processo di maturazione.

  • la loro buccia è decisamente sottile e la loro consistenza tenera, ma di questo ve ne accorgerete soltanto una volta cotti!

Utilizzi in cucina

Che si adattano a moltissime preparazioni, non è di certo un segreto!
Protagonisti di contorni, insalate e zuppe, si rivelano davvero straordinari anche se consumati in solitaria, conditi solamente con un pizzico di sale, pepe quanto basta e un filo d’olio extra vergine d’oliva.
Provateli anche adagiati in una fetta di pane casereccio, strofinato con uno spicchio d’aglio e conditi sempre con dell’olio, sentirete che estrema bontà!

Il Tondino del Tavo, specialità abruzzese

Uno dei fagioli tondini più noti? Sicuramente quello del Tavo, una specialità abruzzese che è stata riscoperta solo recentemente, grazie a un intenso lavoro di valorizzazione del suo Consorzio di Tutela.
Gusto saporito e consistenza tenera rappresentano le caratteristiche di questo legume, che:

  • si semina dopo il 15 giugno;

  • fiorisce da metà agosto;

  • si raccoglie ad ottobre.

Anche se il suo consumo è quasi esclusivamente limitato allo “stato secco”, in aggiunta alle zuppe o da solo come sostanzioso contorno, non va dimenticato che, subito dopo il periodo di raccolto, il baccello può essere sgranato e i fagioli riposti in frigo per il periodo più freddo.

Non dimenticate la varietà di Rotonda DOP

Originari della provincia di Potenza, e in particolare dei comuni di Viggianello, Rotonda, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, i fagioli bianchi di Rotonda sono prelibatezze del territorio e vengono coltivate in due varietà diverse:

  • quella bianca, di forma ovale, che è possibile consumare sia secca, che fresca;

  • il Tondino (chiamato anche il "Poverello Bianco"), di forma tonda, si esprime al meglio solo se consumato secco

In generale, entrambi i semi di questi due ecotipi si presentano di dimensioni contenute, bianchi e con screziature praticamente assenti.

I fagioli aumentano l’assorbimento dei principi nutritivi

Certo, non sono facili da digerire, ma a quello ci pensa la salvia: due o tre foglie nell’acqua di cottura basteranno a sciogliere tutti gli zuccheri che rendono complicata l’assimilazione dei fagioli.
Una buona abitudine mediterranea, invece, li abbina al pomodoro fresco, notoriamente acido e quindi più adatto a smorzare i fastidiosi effetti della fermentazione intestinale.
Difetti a parte, i fagioli hanno anche moltissimi pregi, sono utili per curare l’ipertensione, abbassare i livelli di colesterolo e sono amici della linea. Della linea? Ebbene sì, il loro apporto calorico è sicuramente significativo, ma allo stesso tempo i fagioli sono dei potenti brucia-grassi, aumentano il senso di sazietà e accelerano l’assorbimento dei principi nutritivi.
Insomma, se state seguendo una dieta e dovete tenere a freno l’appetito, capitate a fagiolo, a patto che lo adoperiate in una zuppa o in una ricca insalata fredda, e abbandoniate il pensiero godurioso di abbinarlo alla pasta.

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