Prof. Alberto Ritieni
Professore di Chimica degli Alimenti
Università di Napoli Federico II
Dipartimento di Farmacia
Nelle sue varie forme, dalle bacche fino all’olio essenziale, il Ginepro è da considerare un rimedio naturale detossinante, utile al trattamento di numerosi disturbi.
Classificata con il nome celtico di “Juniperus”, il termine deriva dal suo sapore definito molto acre, questa incredibile pianta appartiene alla famiglia delle Cupressacee e rientra a pieno titolo nel panorama arboricolo della zona mediterranea. Il Ginepro è un arbusto spontaneo, talvolta molto basso e quindi comodo per la raccolta delle sue bacche che sono fonte di numerosi principi attivi. È una pianta molto resistente con poche necessità per la sua sopravvivenza e si adatta molto bene a terreni montagnosi, spesso poveri di acqua.
Il Ginepro nella storia
Storicamente il Ginepro è già citato nei papiri egiziani di oltre 4.000 anni fa, dove veniva chiamato “kyphi” ed era usato come incenso. Già in tempi così lontani era utilizzato per combattere il mal di testa o per curare il mal di stomaco. Come spesso è accaduto nella storia della Medicina, sono gli Arabi a riscoprirlo nel X secolo e lo ritroviamo molto diffuso nei monasteri dell’epoca per preparare liquori ottenuti per estrazione idroalcolica. È sorprendente scoprire che a partire dalle bacche di Ginepro si produce il famoso distillato noto come gin che inizialmente aveva una funzione terapeutica ma poi, a causa del fatto che induceva facilmente uno stato di ubriachezza, fu proibito in Germania. Questa limitazione fu superata aggiungendo al gin anche lavanda, anice, genziana e altri ingredienti per creare il Ginepro terapeutico più noto come “acqua contro la peste”.
Dalle bacche...
Le bacche di Ginepro sono molto versatili e possono essere utilizzate sotto forma di olio essenziale o di tintura madre, oppure come tisana o anche come polvere per ottenere i diversi vantaggi che offrono a chi ne fa uso in maniera corretta e controllata. La tabella nutrizionale dei principali macronutrienti delle bacche di Ginepro vede la presenza di circa l’80% di carboidrati (di cui 30 g sono degli zuccheri semplici) e sono presenti solo 0,5 g di proteine e 0,5 g di grassi, oltre ad avere un basso contenuto di sodio. Le bacche di Ginepro forniscono circa 328 calorie per 100 grammi di prodotto.
... l’olio essenziale
Come detto, dalle bacche di Ginepro si ricava l’olio essenziale utilizzato per una varietà di problematiche, grazie alla presenza di molecole di natura terpenica che comprendono dei monoterpeni molto importanti quali alfa-pinene (35,4%), mircene (15,3%), sabinene (7,6%), limonene (7,3%) ed altri. Nell’olio essenziale di Ginepro sono inoltre presenti dei terpenoidi ossigenati: in buone concentrazioni troviamo il terpinen-4-olo, l’alfa e il gamma-terpinene. Le bacche di Ginepro sono anche fonti di proantocianidine, flavonoidi e tannini.
Diuretico e detossinante
Il Ginepro, nelle sue varie forme, è un rimedio naturale utile al trattamento di numerosi disturbi. Sotto stretto controllo medico, le bacche di Ginepro possono essere utilizzate per favorire le funzioni diuretiche dell’organismo; sotto forma di olio essenziale, il Ginepro si è dimostrato attivo nella riduzione della cellulite, degli edemi e della ritenzione idrica in eccesso, oltre ad essere utile in caso di stasi venose. Tali attività sono da assegnare alla presenza di un particolare terpene ossigenato (terpinen-4-olo) che si ritrova in concentrazioni anche maggiori nella noce moscata e nelle foglie di tè. La composizione di questo olio essenziale comprende oltre il 35% di alfa-pinene e di circa il 10% di terpinen-4-olo. Va ricordato che l’olio essenziale di Ginepro va evitato in gravidanza e durante l’allattamento, inoltre è bene non utilizzarlo in casi di forme tumorali ormone-dipendenti, nefropatia o allergia al limonene che è presente fino al 7,3%.
Infine, l’olio essenziale di Ginepro è un detossinante naturale: agisce sul sistema linfatico e questa azione permette di liberarci dalle tossine e dalle scorie in eccesso che si sono accumulate nell’organismo.
Antisettico e antireumatico naturale
Il Ginepro possiede altre importanti proprietà benefiche e curative: è innanzitutto ritenuto un antisettico naturale da usare in caso di affezioni alle vie respiratorie e a quelle urinarie. Inoltre, se utilizzata nella sua forma oleosa, la pianta possiede interessanti proprietà antireumatiche tanto da essere utilizzata come olio per massaggiare.
Gli effetti di tipo antinfiammatorio riconosciuti del Ginepro sono correlati alla presenza degli inibitori delle ciclossigenasi (enzimi coinvolti nel processo infiammatorio).
Benessere per stomaco e intestino
È molto importante sottolineare che attualmente il Ginepro e i suoi prodotti sono ufficialmente approvati solo per contrastare i disturbi dispeptici e questo grazie alla sua naturale capacità di eliminare l’aria accumulata nello stomaco e nell’intestino permettendo anche di lenire i conseguenti dolori dovuti alle coliche, come accade con le preparazione a base di melissa, timo, malva oppure zenzero.
Il Ginepro stimola le funzioni digestive e rende più tonica la parete dello stomaco, con conseguente aumento dell’appetito. Proprio come il rabarbaro, se proposto alla fine di un pasto particolarmente abbondante, è in grado di stimolare la digestione ed il successivo assorbimento dei principali macronutrienti.
Per quanto riguarda l’utilizzo dell’olio essenziale di Ginepro per il trattamento dei disturbi dispeptici, si consiglia di non eccedere i 100 mg al giorno e, comunque, di non superare i 40 giorni di trattamento continuo (nel caso della tintura si possono utilizzare fino a 2 ml per tre volte al giorno). Si raccomanda comunque di chiedere consiglio al proprio Medico di fiducia.
Riduce la glicemia
Un’altra proprietà terapeutica del Ginepro, anche se ancora in fase di studio e approfondimento, è quella relativa alla sua capacità di abbassare i livelli di glucosio nel sangue.
In uno studio condotto sia su ratti sani (quindi con livelli di glicemia nella norma) sia diabetici indotti, si è osservato che la somministrazione di un decotto di Ginepro sia efficace nel ridurre i livelli di glucosio ematici per l’aumentato utilizzo di glucosio periferico e per una migliore secrezione di insulina.
Un diverso studio condotto in vitro ha dimostrato che l’estratto idroalcolico ottenuto a partire dalle bacche di Ginepro è attivo nei confronti dell’alfaglucosidasi e dell’alfa-amilasi. Come già detto, poiché l’attività ipoglicemizzante del Ginepro è ancora in fase di studio, al momento è bene non abusare delle preparazioni a base di bacche per evitare degli effetti quantomeno indesiderati.
Antivirale e antibatterico
L’olio ottenuto da bacche e foglie di Ginepro per distillazione a vapore è impiegato per le sue proprietà antivirali e antibatteriche. L’olio ha un potente effetto antimicotico contro l’Aspergillus, la Candida e altri funghi, mentre un’attività antibiotica si è osservata nei confronti di Staphylococcus aureus, Serratia liquefaciens, Enterobacter cloacae e Klebsiella pneumoniae, oltre che nei confronti di alcuni batteri patogeni della cavità orale (in quest’ultimo caso, l’olio deve essere utilizzato sotto stretto controllo medico).
Infine, i prodotti a base di Ginepro vengono considerati una buona fonte di molecole con attività antisettica e antivirale specialmente nei confronti dell’Herpes simplex.
Benefici per pelle e muscoli
L’azione depurativa e disinfettante dell’olio di Ginepro si utilizza anche per problemi della pelle, promuovendo l’eliminazione di alcune impurità come l’Acne e i punti neri. La sua azione è anche detossificante perché aumenta la sudorazione e indirettamente l’espulsione di tossine accumulate nel corpo. L’olio di Ginepro per uso esterno è apprezzato anche come distensivo per l’apparato muscolare potendo lenire in parte il mal di schiena e i reumatismi.
Quando va evitato
Il Ginepro e i prodotti ottenuti dalle sue bacche sono da evitare in caso di Malattie renali come nefropatia, nefrite, pielonefrite e insufficienza renale; in presenza di infezioni urinarie è bene assumere tali prodotti sotto controllo medico. Il Ginepro va evitato durante le fasi acute di coliche renali e nelle donne in dolce attesa perché i suoi effetti sulla muscolatura liscia dell’utero potrebbero interferire e causare un aborto spontaneo. Per motivi di sicurezza è da evitarne l’uso durante l’allattamento e in caso di mestruazioni abbondanti. È infine bene ricordare che i prodotti a base di Ginepro siano usati sempre e solo in età adulta.
Possibili controindicazioni
In generale, i trattamenti a base di Ginepro non devono superare le quattro settimane perché possono comparire dolori renali o difficoltà nella minzione; inoltre, se l’assunzione si prolunga per troppo tempo si producono urine molto odorose. L’abuso di prodotti a base di Ginepro può accelerare il ritmo cardiaco e aumentare la pressione arteriosa e addirittura la semplice applicazione topica dell’olio essenziale può provocare talvolta delle irritazioni locali o delle forme quasi allergiche. Durante l’uso di prodotti a base di Ginepro si può verificare una minima interferenza con i piani terapeutici che prevedono l’uso di ipoglicemizzanti orali o di diuretici.
Evitare le preparazioni casalinghe
La preparazione casalinga di olio di Ginepro è da evitare attentamente perchè alcune delle specie presenti nel nostro territorio non sono commestibili, come ad esempio nel caso della Juniperus sabina. In questo caso è l’intera pianta a essere classificata come velenosa.
Tratto da
Elisir di Salute (copyright)
il punto di vista di medici e ricercatori
luglio/agosto 2019