È uno dei grani più antichi coltivati dall’uomo, da secoli sta alla base dell’alimentazione mediterranea ed è ricco di proprietà nutritive: il farro è un cereale davvero straordinario.
In Italia viene coltivato soprattutto in Garfagnana, un territorio della Toscana settentrionale riconosciuto con l’indicazione geografica protetta.
Ma quante tipologie di farro esistono? Vediamolo insieme.
Monococco, dicocco e Spelta, chiamarlo semplicemente farro non basta
Il farro non è tutto uguale e in commercio si possono trovare queste varietà:
Monococco. Si contraddistingue per le sue spighe piccole, che contengono solitamente un solo chicco. È una varietà molto rustica, poichè si presta alla coltivazione in suoli poveri e aridi, ha un’alta resistenza nei confronti delle malattie e non necessita di particolari concimazioni. Ciò lo rende particolarmente adatto alla coltura biologica.
Dicocco. È la varietà più diffusa nello Stivale e il farro della Garfagnana ne è l'esempio più classico, anche se la sua coltivazione si espande in tutto il Centro Italia e nell’area mediterranea. La pianta del dicocco presenta una spiga “appiattita” che contiene due chicchi.
Spelta. Questa varietà si avvicina molto al grano tenero e ha una spiga lunga e sottile di colore più scuro rispetto al monococco e al dicocco, che contiene per lo più 2-3 chicchi. Lo Spelta è ricco di glutine, tanto che molto spesso la sua farina viene adoperata per preparare biscotti speziati e pane rustico.
Benefici del farro, un cereale poco calorico e ben digeribile
I benefici del farro sono diversi per ciascuna di queste tre varietà, ma esiste un minimo comune denominatore: è un cereale altamente saziante, con basso indice glicemico, poco calorico e ben digeribile, perfetto soprattutto per chi soffre di stitichezza e chi ha problemi di diabete.
Quanto al monococco, è certamente la varietà meno ricca di glutine, estremamente preziosa per l’abbondante quantità di proteine e caroteni; il dicocco contiene un tasso importante di vitamine e magnesio; lo Spelta invece è straordinario per il contenuto di fibre e riboflavina, sostanza essenziale al metabolismo energetico.
In generale, il farro può essere impiegato tranquillamente anche nell’alimentazione dei bambini, non solo per le sue numerose proprietà nutritive, ma anche per il suo sapore caratteristico.
Fiocchi di farro, biscotti, zuppe: il farro nella cucina “invernale”
Se vi diciamo “farro”, vi balena in mente solo l’insalata estiva? Allora non conoscete la versatilità di questo cereale in cucina, anche durante la stagione invernale. A colazione, ad esempio, i fiocchi soffiati vanno d’accordissimo con latte o yogurt, ma potreste anche dilettarvi nella preparazione di deliziosi biscotti, adoperando la farina di farro: cacao, nocciole, noci, mandorle e miele sono solo alcune tra le gustose opzioni che si abbinano perfettamente ai suoi sapori.
Per pranzo o per cena, lasciatevi conquistare da una zuppa con broccoli e patate o una minestra con zucca e farro.