Carciofo Brindisino IGP, una varietà invernale molto ricercata

Carciofo Brindisino IGP, una varietà invernale molto ricercata

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Il Carciofo Brindisino IGP è una delle prelibatezze gastronomiche della Puglia, ma sai perchè è così buono e salutare? Scoprilo insieme a noi!

La Puglia è una regione capace di regalare prelibatezze gastronomiche invidiate in tutto il mondo, e il Carciofo Brindisino IGP è forse una delle massime espressioni di questa terra.

Si tratta di un ortaggio che in quest’area si coltiva da secoli e che ancor oggi stupisce i palati con il suo sapore delicato.

Avventuriamoci nella ridente Brindisi alla ricerca del carciofo pugliese più saporito e ricercato.

Carciofo Brindisino IGP, saporito e carnoso

Le caratteristiche del Carciofo brindisino IGP,

Il Carciofo Brindisino IGP è una varietà di carciofo che si coltiva solamente in Puglia, più precisamente in alcuni comuni della provincia di Brindisi.

Si presenta come un capolino arrotondato, mediamente compatto, con un ricettacolo (quello che in cucina viene definito “fondo di carciofo”) saporito e carnoso. Le foglie esterne sono verdi con sfumature violette e all’interno, pur mantendo la variegatura, risultano biancastre. Il suo sapore è delicato e la consistenza è tenera.

Carciofi Brindisini IGP si trovano in commercio da fine ottobreprimavera ma, attenzione, per gustare il loro vero sapore occorre consumarli il prima possibile: questa verdura non ha un lungo periodo di conservazione.

Un ortaggio con origini antiche

Le origini del Carciofo Brindisino

Il Carciofo Brindisino acquista il riconoscimento europeo IGP negli anni 2000, ma in Puglia le sue caratteristiche sono conosciute da almeno 200 anni. 

Lo sono almeno dal 1736, anno in cui viene servito in due portate distinte durante il “Seminario di Otranto”. Qualche anno dopo l’amato ortaggio pugliese trova posto in 15 ricette del tomo culinario redatto dall’Abate di Oria, il famoso Vincenzo Corrado.

Come suggerito dalla sua lunga storia, nulla può separare questo speciale carciofo dalla sua terra. Infatti, se il suolo di queste zone è l’ideale per coltivarlo, è anche vero che non potrebbe mai crescere così se non fosse gestito da agricoltori esperti che conoscono trucchi tramandati per generazioni.

Fa benissimo alla digestione!

Carciofo Brindisino IGP: le proprietà terapeutiche

I carciofi hanno accompagnato la storia dei popoli italiani, da sempre convinti che questa pianta fosse non solo fonte di cibo ma anche di qualità curative.

I nostri predecessori avevano perfettamente ragione, i carciofi, come un po’ tutte le piante appartenenti al genere Cynara, possiedono importanti qualità diuretiche e promuovono il lavoro dei reni.

Non solo, queste piante hanno anche effetti positivi sul fegato, effetti non da poco, se pensate che riescono a ripulire questo importantissimo organo dalle sostanze nocive che filtra.

Ricordiamo inoltre come il contenuto di fibre dei carciofi aiuti la digestione equilibrando l’insulina e, di conseguenza, mantenendo stabile la glicemia.

I carciofi alla brindisina, amore al primo morso

Il Carciofo Brindisino IGP in cucina

Il Carciofo Brindisino IGP è parte integrante della cultura di queste zone, tanto che moltissime ricette tradizionali prevedono l’uso di questo ortaggio come ingrediente.

Sbizzarritevi in cucina e cominciate a preparare la “parmigiana di carciofi” alternando in una teglia da forno strati di carciofi sbollentati a strati di mozzarella e besciamella; oppure preparate una semplice pastasciutta aggiungendo il carciofo brindisino a un sugo preparato con pomodorini, basilico, aglio e peperoncino.

E se la cucina pugliese è veramente la vostra passione, non potete non cimentarvi con i “carciofi alla brindisina”:

  1. farcite i carciofi con un trito di capperi, menta, aglio, pangrattato, olive e cipolla;
  2. adagiateli in teglia sopra un letto composto da patate tagliate a fette;
  3. infornate a 200 °C per 30 minuti.

Bisogna ricordare ancora una volta quanto sia necessario consumare questo ortaggio il prima possibile, perché non dura molto, anche se ben conservato. Ma siamo certi che questa indicazione sia superflua, perché dopo che li avrete assaggiati, non riuscirete più a farne a meno e i vostri carciofi non rimarrano di certo inutilizzati in frigorifero.



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