Trenta grammi al giorno tolgono il medico di torno. Cosa sono? Ecco un piccolo aiutino: il gheriglio ha la forma del cervello umano. Sono le noci, degli elisir di lunga vita, i cosiddetti “semi della felicità”.
Quelli che ci rendono contenti, non tanto perchè possiamo sgranocchiarne in quantità esagerate, quanto per il fatto che contribuiscono a correggere i livelli dell’ormone del buonumore, l’ormai nota serotonina.
Nessun potere magico, per quella che potremmo definire una specie di “corriere” in grado di trasportare, da una cellula nervosa all’altra, informazioni riguardo l’appetito, la percezione della stanchezza e del sonno, tutti aspetti che possono incidere positivamente o negativamente sulla qualità del nostro stile di vita.
Ma come possiamo contribuire a mantenerlo sano ed equilibrato? Beh, le noci possono darci un grande aiuto, contengono numerose sostanze benefiche, tra cui zinco, rame, potassio e calcio, ma anche molti grassi, fortunatamente quasi tutti “buoni”.
In teoria li chiamano acidi grassi essenziali, in pratica si materializzano in Omega 3, sostanze indispensabili che il nostro organismo, da solo, non riesce a produrre.
Mantengono in equilibrio il funzionamento l’intero sistema cardiocircolatorio, tengono sotto controllo i livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue e regolano la pressione sanguigna.
Insomma, sulle noci si può dire tutto, ma non che non abbiano “a cuore” la salute del nostro organismo: sgranocchiatene un paio di gherigli a colazione (o a merenda), spolverate con della granella di noci un semplice risotto alla zucca, oppure ancora, utilizzatele per dare carattere all’impasto del pane fatto in casa.