Reperibile anche al supermercato, il pangrattato fatto in casa ha certamente tutt’altro sapore. Come farne a meno, per impanare carne, pesce e verdure, oppure per addensare e dare un tocco di gusto in più alle pietanze che risultano eccessivamente liquide, ad esempio lo spezzatino o il risotto.
La versione originale prevede di grattugiare il pane secco avanzato, conservato in dispensa lontano da fonti di luce o umidità, e di ridurlo in granella più o meno fine: ma sapete che esistono delle alternative per personalizzare il classico pangrattato?
Ecco le più originali e sfiziose!
Fiocchi di pane soffici e leggeri: il panko giapponese
Che cos’è quella panatura invitante, leggera, ariosa tipica della tempura?
Si chiama panko, è il pangrattato di origine giapponese, e si compone di fiocchi di pane grossolani (non fini come i nostri) che durante la frittura si gonfiano, inglobano aria e trattengono una quantità limitata di olio.
È proprio questa la caratteristica principale del panko, quella che lo rende leggero e davvero croccante.
Attenzione, preparare questa panatura orientale non è affatto semplice, bisogna innanzitutto reperire un pane in cassetta di ottima qualità (per esempio quello inglese o quello americano), che va poi tostato in forno e nel tostapane. Una volta freddo, privo di umidità, va spezzettato nel mixer o nel frullatore e poi tritato in modo grossolano.
Il prezzemolo insaporisce la panatura alla palermitana
La panatura alla palermitana rappresenta un’alternativa saporita al classico pangrattato, e un “must” nella preparazione della cotoletta.
Cos’ha di particolare questo condimento? Viene arricchito con caciocavallo o pecorino, un trito di prezzemolo, dell’aglio e olio di oliva quanto basta. Qualche temerario ci aggiunge anche delle foglioline di menta fresca, due o tre foglioline saranno più che sufficienti per dare un tocco di piccantezza e freschezza in più a questa panatura siciliana tipica.
Non solo salato: il pangrattato dolce
Ebbene, se si parla di pangrattato non si può fare riferimento solo alle ricette salate, ma anche a quelle dolci.
Avete mai provato a realizzarne qualcuna? Quelle più comuni si preparano con croissant, pan di spagna, pan brioche oppure panini al latte o semidolci, tostati in forno oppure lasciati seccare per un paio di giorni in un sacchetto di carta del pane.
Di solito si prevede l’utilizzo di questa tipologia di pangrattato, per arricchire l’impasto di torte o dolci da forno, soprattutto quelli a base di cioccolato e amaretti.
Profumo di agrumi
Dedicata quasi esclusivamente ai piatti di pesce, ai filetti di merluzzo, cernia o rana pescatrice, la panatura aromatizzata agli agrumi regala al palato un sapore fresco e intenso.
Preparare il composto è molto semplice, basta aggiungere al classico mix preparato con pangrattato, aglio e prezzemolo, la scorza grattugiata di limone, lime, arancia e pompelmo: chiaramente assicuratevi sempre prima che gli agrumi non siano stati trattati!
Frutta secca e pangrattato, che coppia!
Noci, nocciole o mandorle, decidete voi quali di questi frutti andranno a comporre la panatura per la vostra ricetta. Ma non solo: previa tostatura in padella, potrete usare questo condimento speciale (sempre a base di pangrattato), per spolverizzare i vostri spaghetti aglio e olio oppure alle acciughe.
Pasta a parte, se dovete realizzare una panatura per la carne, abbinate senza problemi la frutta secca con il parmigiano grattugiato e un pizzico di pepe macinato in maniera grossolana. Vedrete che risultato!