Coltivare i peperoni è facile e soddisfacente, sempre che si abbia l’accortezza di seguire alcune semplici consigli pratici.
Se non sapete come coltivare i peperoni o avete bisogno di qualche indicazione per migliorare i raccolti, vi basterà consultare questa guida.
Coltivare i peperoni è semplice con qualche accortezza
Coltivare i peperoni non è difficile ma prima di cominciare è sempre bene conoscere le caratteristiche della specie orticola in questione, così da esser certi di poter assicurare loro le cure necessarie.
Il peperone è la bacca che si raccoglie dalla pianta omonima, che i botanici definiscono Capsicum annuum. Questa specie possiede moltissime varietà, alcune di queste producono peperoncini piccanti, altre sviluppano frutti molto più grossi, tendenzialmente a sezione quadrangolare: per l’appunto, i nostri amati peperoni.
Dopo aver scoperto che le differenze botaniche con i peppers sono minime, concentriamoci sulla coltivazione del peperone.
Questa pianta appartiene alla famiglia delle Solanaceae, è quindi una specie molto esigente in fatto di nutrienti, per questo si consiglia di coltivarla in un terreno sciolto ma ben letamato e ricco di sostanza organica, che non abbia ospitato altre specie della stessa famiglia negli ultimi 5 anni.
Il peperone ha anche bisogno di sole e temperature adeguate, esso infatti sopravviverà solo se il termometro supera costantemente i 15 °C e le piante potranno contare su luce solare diretta.
Come coltivare i peperoni? Poche cure per raccolti abbondanti!
La coltivazione dei peperoni comincia con la semina durante i primi mesi dell’anno.
Da marzo in poi sarà possibile mettere a dimora i semi del peperone in ambiente protetto, così da preservare le piantine dalle basse temperature ed, al contempo, aver piantine da orto pronte all’uso all’arrivo del momento opportuno.
La semina del peperone si effettua sistemando due semi per contenitore, potete usare sia alveoli che vasi di 12 cm di diametro. Sistemate il seminato in un ambiente protetto capace di assicurare almeno 15 °C e annaffiate il terreno. Mantenete moderatamente umido il suolo fino ad avvenuta germinazione: a temperature ideale, circa 24 °C, i semi di peperone impiegano circa 2 settimane a nascere.
Continuate ad annaffiare le piantine con la giusta moderazione fino a quando non avranno raggiunto i 6 - 7 cm di altezza, a questo punto diradatele mantenendo solo quella più vigorosa di ogni contenitore.
La messa a dimora del peperone avviene a primavera inoltrata, quando le temperature esterne non si abbassano mai, nemmeno di notte, sotto i 15 °C. Questo è il motivo principale per cui le piante vengono messe in terra dalla seconda metà di aprile in poi, ossia quando si è certi che non avvengano ritorni di gelo.
Trapiantate i peperoni in un terreno adatto, sistemandoli a distanza di circa 50 cm l’uno dall’altro lungo una fila. Se avete intenzione di realizzare più file, distanziatele tra loro di circa 70 cm.
Continuate ad annaffiare le piante con costanza e moderazione, questa specie, infatti, preferisce il caldo e il sole e rischia di danneggiarsi irreparabilmente se sottoposta a quantità d’acqua eccessive.
Chi si domanda intimorito come coltivare i peperoni, non sia scettico, oltre a queste poche cure non dovrà prevedere altre attività se non una corretta annaffiatura e la sistemazione di tutori a lato delle piante per migliorarne la stabilità, nulla di più.
La raccolta del peperone avviene non appena le bacche prodotte dalla pianta raggiungono le dimensioni e la consistenza ideale. E non preoccupatevi se sono ancora verdi, raccoglieteli aiutandovi con delle forbici affilate. Le bacche poco per volta inizieranno a colorarsi anche se staccate dalla pianta, la quale a sua volta continuerà a produrre bacche, dando la possibilità di raccogliere una seconda volta durante l’estate.
Duttile e saporito, tutto sul peperone in cucina
I peperoni sono ortaggi utilizzati in tutte le cucine del mondo per il sapore unico e per i colori sgargianti.
Seppur i peperoni verdi abbiano un sapore leggermente più erbaceo e amaro rispetto a quelli rossi e gialli, questi ortaggi in linea di massima possono essere utilizzati indifferentemente in cucina.
Li si consuma crudi in insalata, cotti in padella, fritti, al forno o in umido, oppure li si conserva sott’olio o sott’aceto.
Li si utilizza molto spesso per preparare salse con cui guarnire crostini da servire come antipasto o in alternativa come condimento per la pasta, un po’ come accade nella ricetta delle farfalle con peperoni, guanciale e piselli.
Questo ortaggio si abbina molto bene con i salumi e con le carni bianche, come accade nella preparazione del pollo con i peperoni. Tra le ricette più conosciute non si può dimenticare quella dei peperoni ripieni gratinati al forno o la rinomata peperonata, piatto tradizionale in Liguria e nel Sud Italia che per la sua bontà viene preparato in tutto lo Stivale.
Anche all’infuori dell’Italia il peperone è ingrediente di molte ricette tipiche, lo si utilizza moltissimo in piatti agrodolci della cucina cinese mentre in Spagna è fondamentale per preapare una portata tipica dell’Andalusia: il rinomato gazpacho non sarebbe nulla senza i peperoni!