Coltivarlo è semplice, ma per avere raccolti eccezionali, è bene effettuare la potatura del goji ogni anno: seguite i nostri consigli e rimarrete stupiti dalla quantità di frutta che dovrete raccogliere.
Ecco tutti i segreti per potare il goji in modo corretto e avere raccolti più che abbondanti!
Dall’Asia all’Europa, la scalata verso il successo
Il goji (Lycium barbarum) è una pianta asiatica che negli ultimi anni ha raggiunto la notorietà anche in occidente grazie alle qualità straordinarie delle sue bacche rosse.
Parente stretto del pomodoro e della melanzana, è un arbusto perenne appartenente alla famiglia delle Solanaceae che resiste bene alle basse temperature e non ha particolari esigenze in fatto di terreno.
Se avete intenzione di coltivarlo, mettete a dimora delle piantine adulte così da poter iniziare a raccogliere frutti dal secondo anno di coltura; se invece avete intenzione di seminare il goji, ricordate che in questo caso le piante inizieranno a fruttificare dopo 3-4 anni.
La coltivazione in vaso: come fare?
Chi non ha mai coltivato il goji può decidere di allevarlo in vaso oppure in piena terra.
Se optate per la coltura in contenitore, lasciate che la vegetazione si sviluppi libera da vincoli per tutto l’anno e potatela in inverno, prima dell’arrivo della primavera. Non dovrete far altro che recidere i rami danneggiati e accorciare quelli che hanno prodotto frutti durante l’estate.
I risultati migliori si ottengono in pieno campo
Coltivare il goji in pieno campo è un po’ più difficile, ma i vostri sforzi verranno premiati con raccolti molto più abbondanti.
Anche nell’orto potrete allevare le piante come descritto per la coltura vaso ma i risultati migliori si raggiungono facendo crescere i rami del goji su di una struttura simile a quelle che si utilizza per la vite.
Non dovrete far altro che sistemare in campo una spalliera di sostegno, realizzata con pali infissi in terra e fili di ferro orizzontali che passano da un palo all’altro:
- posizionate i pali lungo una fila, a 2 metri di distanza l’uno dall’altro;
- usate del filo di ferro per creare tre palchi comuni a tutti i sostegni: tirate un filo a 60 cm da terra, un’altro a 120 cm e un’altro ancora a circa 180 cm dal suolo.
La potatura del goji coltivato a spalliera
Dopo aver trapiantato le piantine alla base dei pali di sostegno, dovrete far crescere il fusto principale in verticale, legandolo poco per volta ai pali tutore, prima di iniziare gli interventi veri e propri di potatura del goji.
Ecco come comportarsi:
- Quando le piante raggiungono il fil di ferro, scegliete un ramo e fatelo sviluppare in orizzontale assicurandolo al sostegno di metallo; eliminate poi i restanti rami.
- Una volta che il fusto ha raggiunto il palco più alto, piegate l’apice della pianta per farlo sviluppare in orizzontale oppure selezionate un ramo laterale asportando la punta del fusto.
- La potatura ordinaria del goji coltivato a spalliera va effettuata in inverno, tra novembre e gennaio, accorciando fino alla seconda gemma i rami che hanno prodotto frutta.
Le qualità eccezionali del “frutto della longevità”
C’è chi lo definisce il “frutto della longevità”, altri usano l’epiteto di “frutto dell’eterna giovinezza”, mentre la medicina tradizionale cinese lo annovera tra i farmaci più potenti. Marketing pubblicitario o antiche credenze? Nulla di tutto ciò, le bacche di goji sono capaci di migliorare le funzioni del corpo umano se assunte con una certa regolarità, magari utilizzandole in ogni pasto, dalla colazione al dessert.
La frutta fresca, infatti, ha un elevato potere antiossidante dovuto al notevole contenuto di zinco, selenio e vitamina A, C ed E.
Questi nutrienti sono capaci di svolgere più funzioni, su tutte la capacità di contrastare l’invecchiamento mantenendo intatta l’attività oculare e preservando l’integrità di alcune mucose interne.
Quest’ultimo aspetto permette di considerare il goji anche come un buon antitumorale, visto l’elevato contenuto di barbarum polysaccharides presente in queste buonissime bacche rosse. Si tratta di un composto organico che migliora le funzioni del sistema immunitario e, parallelamente, riesce a contrastare allergie e infezioni.