Coltivare i mirtilli a casa non è così difficile, anzi, con qualche accortezza e le giuste indicazioni, chiunque può raccogliere direttamente nel proprio giardino o sul balcone.
Seguite i nostri consigli e avrete piante di mirtillo sane e produttive.
Come coltivare i mirtilli? Meglio farlo in vaso
Il mirtillo (Vaccinium spp.) è una specie arbustiva che si coltiva per i suoi buonissimi frutti. Specie tipica del sottobosco o di zone umide, la si può far crescere anche in casa senza particolari problemi ma, per esser sicuri dei risultati, bisogna tener ben presenti le caratteristiche del vegetale.
Prima su tutte la natura acidofila della pianta, caratteristica che le permette di crescere solamente in suoli con pH inferiore a 5,5. Purtroppo in pochissimi possono contare su terreni simili quindi la scelta migliore è quella di coltivare i mirtilli in vaso utilizzando un substrato a reazione acida.
Oltra al terreno, anche il clima influisce molto sulla produttività del mirtillo. Questa pianta deve necessariamente passare un periodo al freddo per fruttificare; in linea di massima dalle 400 alle 1000 ore all’anno con temperature comprese tra i 2,5 °C e i 9 °C.
Si sconsiglia, quindi, la coltivazione di mirtillo in ambienti con inverni miti perché in queste situazioni climatiche le piante producono veramente molto poco.
Appurate quali sono le necessità specifiche, vediamo come muovere i primi passi nella coltivazione del mirtillo in vaso, consigliandovi di cominciare tra novembre e dicembre se abitate al Centro-Sud, tra marzo e maggio se state al Nord.
Ecco i passaggi per iniziare la coltivazione del mirtillo:
- acquistate una pianta di mirtillo nana dal vostro rivenditore di fiducia, quest’ultimo vi saprà indicare la varietà migliore per il clima in cui vi trovate;
- eliminate dall’arbusto i rami danneggiati, malati o molto fini aiutandovi con una forbice ben affilata;
- riempite un vaso di almeno 30 cm di diametro con un terriccio specifico per acidofile;
- rinvasate la pianta di mirtillo ponendola al centro del nuovo contenitore;
- annaffiate in abbondanza per favorire lo sviluppo delle radici;
- pacciamate il suolo con aghi di pino o corteccia;
- sistemate il vaso in pieno sole ma se la temperatura supera i 30 °C, ponete la pianta a mezz'ombra, altrimenti il vegetale potrebbe seccare facilmente.
Le cure di coltivazione da riservare alle piante di mirtilli
Il mirtillo in vaso non ha bisogno di molte attenzioni e quando è sistemato in un ambiente adatto produce senza problemi.
Ci sono però delle accortezze da seguire durante la sua cura, prima su tutte quelle legate all’annaffiatura perché questa pianta ha bisogno di una buona quantità d’acqua, specie quando comincia a produrre frutta.
Consigli per innaffiare il mirtillo
Il consiglio è quello di tarate gli apporti idrici in relazione alle necessità reali dei vegetali, senza farsi problemi a bagnare un po’ di più se le temperature superano i 30 °C.
Inoltre è buona norma irrigare utilizzando acqua priva di sali per mantenere acido il suolo, di conseguenza è sconsigliato l’uso dell’acqua del rubinetto.
Ma non preoccupatevi, per ovviare a questo problema vi basterà riempire d’acqua un secchio e aggiungere circa 2 cucchiai di aceto ogni 10 litri. Lasciare riposare il tutto per una notte di modo che l’aceto faccia precipitare i sali verso il fondo del contenitore.
Ora potete utilizzare quest’acqua per irrigare il mirtillo ma state bene attenti a non rimescolarla e a non utilizzare quella posta nella parte inferiore del secchio.
Oltre ad annaffiare, il mirtillo va potato una volta all’anno, a fine inverno, di modo che possa essere produttivo nel lungo periodo.
Come potare la pianta di mirtilli
La potatura del mirtillo ancora giovane consiste nell’asportare i rami danneggiati e i polloni che si dipartono dalla base del vegetale. Negli anni successivi, invece, la potatura servirà a contenere e a mantenere produttiva la vegetazione quindi, oltre a ripulire la pianta dai rami compromessi, dovrete anche asportati i rami posti troppo vicino al suolo. Inoltre vanno rinnovate le branche principali per esser certi di poter raccogliere in abbondanza: scegliete 2 polloni robusti e accorciateli di una decina di centimetri, eliminate i restanti; successivamente asportate 2 branche principali.
Con questa tecnica avrete sempre rami nuovi pronti a produrre frutta buonissima, a differenza di quel che accadrebbe se raccoglieste da rami più vecchi.
E finalmente siamo alla raccolta del mirtillo. Questa si effettua, a seconda della varietà, da giugno in poi e dura circa un mese. I mirtilli si raccolgono a mano quando le bacche presentano una buccia ben colorata di blu anche vicino al peduncolo. Questo frutto matura in modo scalare, dovrete quindi ritornare a raccogliere i mirtilli ogni 2 -3 giorni, per la felicità di chi poi potrà assaporarli freschi.
Mirtillo, un superfood che più buono non ce n’è
I mirtilli sono tra i frutti di bosco più golosi che ci siano e piacciono proprio a tutti, grandi e bambini. Non solo, vengono considerati un superfood in quanto ricchi di composti utili all’organismo, elementi nutrizionali che esplicano tutti i benefici del mirtillo solo se il frutto viene consumato fresco.
Il mirtillo viene utilizzato in moltissime preparazioni, dai succhi al mirtillo ai risotti, dalle puree più varie, come nel caso della polpa di mele e mirtillo, o in accompagnamento a piatti di selvaggina per creare contrasti tra i sapori.
Senza dimenticare le innumerevoli preparazioni dolci a base di mirtillo: cheesecake al mirtillo, muffin, snack in abbinata ad altra frutta secca o a cereali, flan, pancake, torte allo yogurt, marmellate e crostate al mirtillo di ogni genere.