La coltivazione del corniolo è semplice e dona molte soddisfazioni perché questo arbusto produce fiori e frutti molto colorati. Pochi sanno che queste bacche sono commestibili e hanno un sapore particolare, tutto da scoprire.
Vediamo come coltivare il corniolo e scopriamo la bontà delle corniole, un frutto raro e poco conosciuto.
Corniolo: un arbusto semplice per l’orto e il giardino
La coltivazione del corniolo (Cornus mas) in Italia è di certo una delle più semplici dato che questa pianta cresce spontanea in gran parte della Penisola.
La si trova spesso spesso allo stato naturale, dalla pianura fino ai 1400 m.s.m, dato che riesce a sopravvivere senza particolari problemi in ambienti e suoli differenti.
Ad oggi viene coltivato per lo più come specie ornamentale in quanto, una volta perse le foglie, colora i giardini con i suoi fusti rossastri durante una stagione, l’inverno, in cui la natura è priva di tinte accese. Per di più durante i primi mesi dell’anno il corniolo emette gruppi di fiori gialli su rami che ancora non portano foglie: un fenomeno dalle indubbie qualità estetiche.
Ma se volessimo coltivare corniolo per il suo frutto?
Nulla di più semplice, basterà offrirgli le stesse cure che si riservano alle specie utilizzate per scopi ornamentali, andando a recuperare la frutta non appena questa di stacca naturalmente dalla pianta.
Coltivare il corniolo, ecco i consigli
Acquistate un corniolo dal vostro vivaista di fiducia: cominciare la coltivazione del corniolo da seme sarebbe veramente dispendioso, specie in termini di tempo dato che la pianta cresce lentamente e inizia a produrre intorno al sesto anno di vita.
Piantate l’albero da frutto e provvedete ad annaffiarlo finchè non supera la fase di stress derivata dal travaso. Ricordate che il corniolo è una pianta rustica che si adatta senza difficoltà ma predilige terreni calcarei, tendenzialmente ricchi di sostanza organica, meglio se non eccessivamente umidi e in posizione di mezz'ombra.
Dopo il trapianto il corniolo non ha bisogno di particolari cure per produrre il suo frutto; bisognerà stare attenti solo durante l’estate: per quanto la pianta sia resistente alla siccità, se durante il periodo caldo rimane per troppo tempo senz’acqua, si rischia di perdere il raccolto. Per scongiurare questo problema, in caso di siccità, non dovrete far altro che annaffiare l’alberello con regolarità.
I frutti del corniolo, le corniole, cominciano a maturare proprio durante il periodo caldo dell’anno e si mostrano come piccoli frutti di coloro rosse, tecnicamente drupe, che a piena maturazione, intorno ad agosto, divengono di color viola scuro.
La raccolta avviene andando a recuperare dal suolo le drupe che naturalmente si sono staccate dalla pianta.
Corniole, tutto sul piccolo frutto del corniolo
Le corniole sono i piccoli frutti che sviluppa il corniolo. Grandi poco più di un oliva dal colore nerastro, a piena maturazione possiedono una polpa dolce leggermente acidula raccolta attorno a un seme molto duro.
Possono essere colte e consumate anche in anticipo rispetto alla piena maturazione, quando si mostrano rosse; in questo caso le corniole avranno un gusto estremamente aspro. Un sapore intenso che potrà essere limitato sistemando i frutti per qualche giorno su di un panno posto in un ambiente protetto, di modo che possano portare a termine la maturazione.
Le corniole sono ricche di vitamina C, fruttosio, sali minerali, acido malico e tannini; composti con effetti positivi per l’organismo perché capaci di mantenere in salute l’apparato digerente, aiutando la diuresi e limitando i problemi che si verificano in caso di diarrea.
In cucina le corniole vengono utilizzate fresche oppure per preparare sciroppi, succhi di frutta, liquori o marmellate per accompagnare piatti di carne.
Dato che è difficile trovare questi frutti in vendita, provate a coltivare il corniolo e fateci sapere come avete deciso di consumare le corniole che raccogliete.