Come mai la stevia è così apprezzata e conosciuta? Sicuramente perchè ha una spiccata capacità di insaporire dolcemente gli alimenti.
Le sue foglie contengono infatti composti di gran lunga più intensi di quelli presenti nello zucchero, ma c’è una grossa differenza: le sostanze di cui è composta la stevia non vengono assorbite dall’organismo e di conseguenza non innalzano il valore glicemico del sangue, al contrario di quanto avviene nel caso di consumo dello zucchero.
Perchè non sfruttare a pieno queste sue benefiche virtù? Farla crescere sana e rigogliosa è molto semplice, ecco 5 consigli per coltivare la stevia.
Una pianta molto “freddolosa”
La stevia (Stevia rebaudiana Bertoni) è una pianta originaria del Sud America. È un piccolo cespuglio perenne molto sensibile al freddo, motivo per cui in in Italia viene coltivata come annuale.
Predilige posizioni di pieno sole, ma cresce senza particolari problemi, anche a mezz’ombra. L’importante è sistemarla in un terreno tendenzialmente sabbioso capace di allontanare l’acqua in eccesso.
Coltivare la stevia, la primavera è il periodo ideale per metterla a dimora
La stevia si mette a dimora in piena primavera su aiuole rialzate alte circa 20 cm: sta a voi scegliere se trapiantare delle piantine acquistate in vivaio (intorno a fine aprile) o se utilizzare quelle che avete prodotto in casa tra marzo e aprile.
Preferite la prima opzione? Usate vasi di circa 8 cm di diametro ponendo la semente a circa 1 cm di profondità. Mantenete il suolo umido per favorire la germinazione e nel giro di due settimane vedrete emergere le vostre piantine dal suolo.
Se invece optate per il trapianto, disponete la stevia su file mantenendo 40 cm di distanza tra una pianta e l’altra.
E per quanto riguarda l’irrigazione, non serve abbondare, basta essere costanti per una quindicina di giorni, il periodo che precede la messa a dimora definitiva.
Cure di coltivazione: la cimatura dei germogli
La stevia cresce benissimo con irrigazioni limitate da effettuare principalmente nella stagione calda dell’anno, appena dopo il trapianto oppure durante il periodo della raccolta.
Se volete aumentare la produzione delle sue foglie, cimate i germogli non appena la stevia raggiunge i 15 cm di altezza. Come fare? Non dovrete far altro che procurarvi una forbice affilata, e accorciare i fusticini tagliandoli poco sopra il terzo nodo. Ripetete poi la cimatura dei germogli una volta che raggiungeranno i 20 cm di lunghezza.
Da luglio a ottobre è tempo di raccolta
La raccolta della stevia comincia quando la pianta ha superato i 50 cm di altezza, indicativamente nel periodo che va da fine luglio a inizio ottobre. Potete prendere poche foglie per volta, oppure recuperare tutto in un colpo solo: in quest’ultimo caso, però, potreste non godere del secondo raccolto autunnale.
In ogni caso, la stevia può essere usata fresca oppure conservata in barattoli di vetro, dopo esser stata opportunamente essiccata al sole e ridotta in polvere.
300 volte più dolce dello zucchero
La stevia può essere anche 300 volte più dolce dello zucchero: il fatto però che lo sia naturalmente, la rende indicata per i malati di diabete, poichè i suoi composti non aumentano i valori glicemici del sangue, ma anzi, favoriscono la produzione di insulina.
Utilizzate la stevia proprio come lo zucchero, considerando però che vi basterà la punta di un cucchiaino per addolcire le tisane (sempre se non ne avete già aggiunta un po’ in fase di infusione); adoperatela per insaporire le torte, calcolando che per un impasto di 300 grammi vi basteranno circa 25 grammi di polvere di stevia (poco più di un cucchiaio da cucina); aggiungetela al caffè nel filtro della moka, saprà conferire un gusto piacevole alla vostra bevanda calda.