Coriandolo, la spezia simile al prezzemolo dal gusto pungente

Coriandolo, la spezia simile al prezzemolo dal gusto pungente

Chiamato anche prezzemolo cinese, il coriandolo è una spezia molto utilizzata nella cucina orientale. Caratterizzato da molteplici proprietà curative, può essere impiegato anche sotto forma di tisana o miele.

Originaria dell’area mediterranea, il coriandolo è un’erba aromatica facente parte della famiglia delle ombrellifere, insieme a prezzemolo, cumino, aneto e finocchio. Proprio dalla somiglianza con il primo deriva la denominazione comune di prezzemolo cinese, che nasce dalla indubbia similitudine delle foglie delle due piante, ma anche dall’utilizzo molto diffuso di questa spezia nella cucina orientale.

La spezia che sa di etnico

Diffuso nella cucina indiana, nelle tavole dell’America latina e in Medio Oriente, il coriandolo dà carattere apiatti e ricette che sono diventate parte integrante delle nostre abitudini, come i felafel, le deliziose polpette a base di legumi originarie dei Paesi arabi. Inoltre, nelle tradizioni culinarie orientali e sudamericane, sono molto usate anche le foglie fresche del coriandolo, che si caratterizzano per un gusto più speziato e deciso. Utilizzate soprattutto per insaporire zuppe e minestre, vengono impiegate come alternativa al prezzemolo in piatti di verdure, legumi, pesce o carne.

Semi o frutti?

Quelli che vengono solitamente chiamati semi di coriandolo e che vengono utilizzati come spezia, sono in realtà i frutti di questa pianta. In forma di granelli e dal colore tendente al giallo, apparentemente simili al pepe, i semi di coriandolo si caratterizzano per un sapore dolce e agrumato.
Essiccati e macinati, questi piccoli semi sono presenti nel curry e nel mix di spezie utilizzato nella cucina indiana e noto come garam masala. In Italia, invece, i semi di coriandolo vengono utilizzati per condire gli insaccati, solitamente i salumi, ma anche per insaporire la carne e il pesce. Vengono utilizzati come aroma per liquori e digestivi, tra cui il gin e, interi, nella preparazione di salamoie e nei sottaceti. Esistono, inoltre, ricette dolci che prevedono l’utilizzo di questa spezia, come il panpepato, tipico dolce natalizio diffuso soprattutto nelle regioni del centro Italia.

Una pianta dalle tante proprietà

Oltre ad insaporire pietanze provenienti da tutto il mondo, il coriandolo è anche una pianta officinale dalle riconosciute proprietà curative. Sia le foglie sia i semi possono essere utilizzate come rimedio naturale per combattere le difficoltà di digestione, il gonfiore addominale, l’inappetenza e il senso di stanchezza. Inoltre, il coriandolo funziona come antibatterico naturale e fungicida e, nei più recenti studi, è stato dimostrato il suo ruolo nell’eliminazione dei metalli che possono accumularsi all’interno dell’organismo.

Infuso speziato

Per beneficiare degli effetti del coriandolo, la modalità fai-da-te più semplice è sicuramente la preparazione di una tisana. È sufficiente seguire pochi passaggi per calmare una cattiva digestione, il gonfiore addominale o il mal di testa.

  • Prendete delle foglie secche o un cucchiaino di semi di coriandolo;
  • Metteteli in infusione coperti in una tazza di acqua bollente;
  • Attendete circa 5 minuti e poi filtrate;
  • Una volta raffreddata, potrete gustare la vostra tisana aromatica e leggermente speziata.

Un miele per intenditori

Non tutti sanno che la fioritura della pianta di coriandolo può generare un ottimo miele. Meno conosciuto rispetto ad altre qualità, il miele di coriandolo è anche piuttosto raro. La produzione limitata deriva dalla sensibilità della pianta alle condizioni meteorologiche, che determinano la produzione del nettare da parte delle piccole infiorescenze del coriandolo. Dal colore bianco o rosato, i fiori nascono nel periodo tra aprile e maggio nei territori più miti o all’inizio dell’estate. Il loro nettare dà origine a un miele ambrato e dorato e dal gusto lievemente balsamico, con sentori di cedro, caffè e cioccolato. Come la spezia, anche il miele favorisce la digestione e ha una funzione depurativa. Utilizzato per addolcire tisane e dolci, è consigliato anche con piatti salati. Proprio il suo gusto balsamico e fresco lo rende l’abbinamento perfetto per formaggi stagionati e carni, soprattutto di manzo e di pollo.

Quando piantare il coriandolo

Il periodo ideale per piantare questa erba aromatica è la primavera. Poco incline a un clima freddo o eccessivamente caldo, vive bene in territori miti. Da sapere assolutamente se intendete far crescere il coriandolo nel vostro giardino è che questa pianta si contraddistingue per un odore non molto gradevole, simile a quello delle cimici, che viene emanato fino all’estate, il periodo di maturazione dei suoi frutti. L’origine stessa del suo nome fa riferimento alle sue caratteristiche olfattive e per questo viene chiamata anche erba cimicina. Inoltre, è bene sapere che la sua crescita può influire su quella di altre piante, come ad esempio il finocchio, che soffre se piantato vicino al coriandolo.

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