Peperoncini Habanero: i trucchi per un raccolto invidiabile

Peperoncini Habanero: i trucchi per un raccolto invidiabile

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Scopri come coltivare il peperoncino campione di piccantezza negli anni ‘90: un vero e proprio simbolo per gli amanti del piccante.

Gli Habanero sono peperoncini tra i più conosciuti al mondo grazie al loro sapore particolarmente piccante. Primatista mondiale di piccantezza tra gli anni ‘90 e i 2000, questa pianta può essere coltivata senza particolari difficoltà anche in Italia, ma per avere un raccolto abbondante e piccante, bisogna conoscere le piante e seguire la coltivazione con una certa accortezza.
Non c‘è molto da fare e da sapere, l’importante è attuare queste pochi accorgimenti: vediamo quali sono e come fare. 


Habanero, rosso, giallo, bianco o arancione, quale vuoi coltivare?

Peperoncini Habanero

Gli Habanero (Capsicum chinense) sono una cultivar a cui possono essere ascritte moltissime varietà di peperoncini piccanti. Tra di loro gli Habanero condividono le tecniche di coltivazione e il frutto a forma di lanterna mentre differiscono per sapore, colorazione esterna e piccantezza, che comunque risulta sempre notevolmente alta.

Tra i peperoncini Habanero si ricordano certamente quelli a buccia rossa, in particolare la varietà Red Savina, riconosciuta come il peperoncino più piccante al mondo dal 1994 al 2006 e divenuta molto famosa tra gli esperti del settore.

Molto particolare la varietà Chocolate per il colore marrone della sua buccia e il suo sapore leggermente amaro e chiaramente piccantissimo. Si ricordano anche le varietà a frutto bianco, giallo, viola e arancione: attenti alle varietà di Habanero Orange, in molti dicono che mediamente sia addirittura più piccante del Red Savina.

Quando seminate scegliete la varietà che preferite, potete decidere di coltivare peperoncino in base al colore della buccia o al loro sapore, anche se la maggior parte dei coltivatori pensa solo alla piccantezza!


Anticipare la semina e coltivare indoor

germogli di peperoncino

Il peperoncino Habanero è originario di Cuba (il termine “habanero” deriva da “L’Avana”) e per potersi esprimere nel migliore dei modi ha bisogno di condizioni climatiche simili alla sua zona di provenienza.

Questi peperoncini hanno un periodo vegetativo molto lungo e sono abituati ad avere più luce di sole rispetto a quelle che può offrire il nostro Paese, specie se si coltiva al Nord e al Centro-Nord.

Il consiglio è quello di effettuare la semina anticipata: mettere a dimora i semi di peperoncino Habanero sin dai primi giorni di gennaio, un seme a vasetto, assicurando loro un ambiente con temperature costantemente superiori ai 15 °C e un’opportuna illuminazione indoor accesa per 15 ore al giorno. Ricordate di allontanare le luci dal vegetale nel caso emetessero calore, in questo modo eviterete di veder seccare la vegetazione: la distanza ottimale tra foglie e punto luce si attesta intorno ai 30 cm - 40 cm.

Mantenete in ottimo stato le piante fino al periodo di messa a dimora in pieno campo, tra a fine aprile e inizio maggio, assicurando loro temperature e ore di luce adeguate, ma anche un’irrigazione costante (ma senza esagerare).

Habanero: più raccogli e più produce

Peperoncini Habanero in serra

L’Habanero è un peperoncino a tutti gli effetti e anche lui, come tutti gli hot peppers, va raccolto con costanza. I peperoncini, infatti, non maturano tutti nello stesso momento e vanno recuperati durante tutta la stagione produttiva quando la loro buccia raggiunge la colorazione tipica della varietà messa a dimora.

Raccogliete i peperoncini non appena sono maturi, a questa azione la pianta reagirà naturalmente promuovendo la maturazione delle altre bacche e la formazione di nuovi fiori; pensate che qualcuno elimina i primi peperoncini non appena la buccia prende un po’ di colore così da velocizzare lo sviluppo complessivo del vegetale.

Come detto in precedenza, i peperoncini maturano scalarmente, in linea di massima in una settimana - dieci giorni; scendete in campo a raccogliere circa ogni settimana così da poter supervisionare le vostre piante e al contempo mantenere attiva la produzione.

Come sempre, se volete aumentare la piccantezza dei vostri peperoncini, eliminate ogni forma di irrigazione nei 10 giorni antecedenti la raccolta; questa facile pratica donerà ai vostri frutti un quantitativo aggiuntivo di capsaicina, il composto che causa la piccantezza.

Come conservare i peperoncini Habanero!


Salse preparate con peperoncini Habanero


Se seguite a dovere, le piante di Habanero potrebbero produrre molto di più di quel che vi aspettate: ecco perché è bene sapere come poter conservare i peperoncini in caso di sovra-produzione.

Ci sono molti metodi per mantenere a lungo questi frutti, il più comune nei paesi caldi è quello di porre i peperoncini tagliati a metà su di una grata ed esporli al sole per farli essiccare.

Non solo, sono moltissime le salse a base di peperoncino, preparate principalmente con sedano, carota, cipolla, pomodoro e tanto, tantissimo peperoncino, a seconda del grado di piccantezza che si vuol raggiungere.

C’è chi ne fa marmellata e chi invece li abbina alla cioccolata, ma probabilmente il modo più gustoso per conservare i peperoncini è quello di metterli sott’olio. In questo caso, a meno che non siate degli esperti consumatori di peperoncino, vi sconsigliamo di scavarli per aggiungere cappero e acciuga, anche un solo peperoncino potrebbe essere “letale”.

Ad ogni modo, se siete curiosi e avete voglia di sperimentare il peperoncino in cucina, provate le ricette sfiziose e originali che vi abbiamo consigliato qualche tempo fa.

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