Il chutney, la salsa messicana, il tabasco o il chili sono tutte salse a base di peperoncini. Se il Jalapeño o il Calabrese sono spesso i più utilizzati, ciò non vuol dire che al mondo non esistano varietà ben più piccanti. Per classificarle il chimico americano Scoville ha inventato una scala che ordina il grado di piccantezza in SU (Scoville Units), ovvero in base alla quantità d’acqua necessaria per rendere impercettibile il sapore del piccante.
Ma quali sono i peperoncini più piccanti del mondo? Ecco la classifica aggiornata!
1. Pepper X, è lui il più forte!
Un nome evocativo che mette quasi un po’ di timore: è proprio lui, il Pepper X il peperoncino più piccante del mondo, che conta quasi 3,2 milioni di unità Scoville, praticamente un terzo in più rispetto al Carolina Reaper. Come riconoscerlo? Il suo colore è giallo-verdognolo e la sua buccia lievemente raggrinzita: se avete la fortuna di poterlo assaggiare, prestate davvero moltissima attenzione!
2. Il Dragon’s breath potrebbe fungere da anestetizzante
È stato un produttore di piante del Galles, Mike Smith, a selezionare questa varietà di peperoncino, il “Respiro del Drago”.
In pochi avrebbero pensato che fosse possibile spodestare dal primo gradino del podio al Carolina Reaper, e invece, con i suoi 2,5 milioni SHU, il Dragon’s Breath c’è riuscito: si dice addirittura che la sua carica di piccantezza possa causare shock anafilattici, ecco perchè potrebbe essere sfruttato solamente in medicina, come anestetizzante, nei confronti di pazienti intolleranti alle sostanze più tradizionali.
3. Il Carolina Reaper è stato per molto tempo il più piccante
Il Carolina Reaper è stato per molto tempo il peperoncino più piccante al mondo ma nulla ha potuto all’arrivo del Dragon’s Breath e del Pepper X. Consigliato a chi vuole trasformare il proprio palato in un inferno, non è indicato per chi non ha mai assaggiato prima uno dei peperoncini posizionati all’apice della scala Scoville. I suoi frutti maturi di colore rosso intenso hanno un sapore fortissimo, spiccatamente fruttato, con note di cioccolato e cannella. Se volete cimentarvi nell’impresa della degustazione, non scordate di tenere a portata di mano un abbondante bicchiere di latte freddo.
4. Trinidad Scorpion Butch, ex-primatista di piccantezza
Con i suoi 1,463,700 SHU massimi, il Trinidad Scorpion Butch T è stato primatista di piccantezza dal 2011 al 2013 per poi cedere il primo posto di questa speciale classifica al pluricitato Carolina Reaper.
Il Trinidad è un peperoncino “chinensis” di color rosso e caratterizzato da grinze abbastanza evidenti.
Originario di Trinidad e Tobago, ha un nome lungo che racconta la sua storia: l’isola di Trinidad e Tobago è il luogo d’origine della pianta, “scorpion” sottolinea come la sua piccantezza possa essere paragonata alla puntura di uno scorpione mentre “Butch T” richiama l’ibridatore di questa varietà, Butch Taylor.
5. Trinidad Moruga Scorpion: cento volte più forte del peperoncino calabrese
Se il nostro peperoncino calabrese vi sembra particolarmente piccante, il Trinidad Moruga Scorpion è cento volte più forte! Antesignano del Trinidad Scorpion Butch T, usatelo nella pasta o in condimenti molto speziati, ma attenzione: fatelo con parsimonia. In commercio potete reperirlo secco, in polvere o sott’olio, altrimenti, per portarlo sempre fresco in tavola, valutate l’idea di coltivarlo nel vostro giardino aromatico.
6. Seven Pod Chocolate, di dolce c’è poco
Il Seven Pod Chocolate è una varietà derivata dal “normale” Seven Pod, specie originaria di Trinidad e Tobago. Il Pod Chocolate ha la tipica forma a lanterna dei peperoncini “chinensis”, una buccia di color rosso scuro tendente al marrone, è ricco di grinze ed è piccante come pochi altri al mondo.
Con vette che raggiungono all’incirca i 2 milioni di SHU, questo pepper chocolate non ha nulla da invidiare a nessun peperoncino, anzi può fregiarsi di un sapore unico: un gusto amarognolo ma molto aromatico in attesa di un’esplosione piccante.
7. Dorset Naga, per gli amanti del piccante estremo
Il Dorset Naga è una varietà di peperoncino derivata dal Naga Morich, pepper molto conosciuto tra gli amanti del piccante estremo.
Il Dorset ha buccia di color rosso acceso, leggermente grinzosa, e gli viene attribuito un valore medio SHU di circa 1 milione. In questa particolare classifica conquista la settima posizione grazie a un campionamento record che lo ha visto raggiungere 1,6 milioni di SHU: un chiaro esempio di come le tecniche di coltivazione possano influenzare direttamente i prodotti finali.
8. Naga Viper, un peperoncino da Guinness
Un peperoncino da Guinness, il Naga Viper, anche se ha potuto gioire del suo titolo solo per un anno: nel 2011 ci ha pensato il Trinidad Moruga Scorpion a “soffiarglielo”, classificandosi al secondo posto nella scala di Scoville.
Non che questo aspetto sia di fondamentale importanza se si parla di sapore, perché il Naga Viper presenta comunque delle bacche estremamente piccanti, frutto di un incrocio tra le varietà Naga Morich, il Naga Jolokia e Trinidad Scorpion.
E proprio per questo motivo, per la sua natura ibrida, la pianta del Naga Viper si riproduce con estrema difficoltà.
9. Bhut Jolokia (Ghost Chili o Ghost Pepper): perfetto per l’olio aromatizzato
Bhut Jolokia, detto anche Ghost Chili o Ghost Pepper, è un peperoncino di origine indiana di notevoli dimensioni: pensate che i frutti possono raggiungere anche i 9 cm di lunghezza e un diametro di 3 cm.
Avete presente il tabasco classico? Bene, il Bhut Jolokia è quindici volte più piccante, e spesso viene utilizzato per preparare un olio aromatizzato. Provate a condire un primo piatto di pasta, se amate il fuoco!
10. Il Seven Pod: sembra Habanero, ma non lo è.
Connazionale del Trinidad Moruga Scorpion, il Seven Pod sembra imparentato con l’Habanero, visto l'analogo comportamento pendulo dei frutti. Ma a guardare meglio queste due specie si differenziano per la rugosità dei peperoncini, più marcata nel caso del Seven Pod.
Come avrete notato, il frutto ha un appellativo assai originale, che deve il suo nome a un’antica leggenda: la storia narra che sarebbe bastato un solo peperoncino Seven per rendere piccanti sette pentole colme di fagioli. Non ci credete? Provate a cimentarvi nell’impresa, facendo attenzione a maneggiare il tutto con guanti di nitrile.