Profumato, delicato, naturale, il miele è una perfetta alternativa allo zucchero. Si può usare come ingrediente negli impasti di torte e biscotti o come semplice dolcificante, il punto è... Quale scegliere?
Ci sono vari tipi di miele, a fare la differenza sono proprio i fiori da cui le laboriose api ricavano il nettare.
La prima distinzione va fatta tra i mieli monoflora e quelli non uniflorali: nel primo caso i fiori visitati appartengono ad un unico tipo, nel secondo il bottino è il nettare di molteplici specie vegetali.
Ma le differenze non consistono solo nel sapore o nel colore, bensì anche nelle proprietà. Scegli allora il tuo miele preferito!
Può avere colore e sapore diverso di anno in anno: è il miele millefiori
A seconda delle zone geografiche, le api visitano diverse combinazioni floreali, ossia una gamma di fiori in cui nessuna specie predomina. Per questo motivo, il millefiori può avere sapore e colore diverso di anno in anno, cosa che non accade invece con i mieli uniflorali.
Il millefiori è certamente il miele più diffuso, ha una consistenza liquida (anche se col tempo tende a cristallizzarsi), delle sfumature di colore dal giallo paglierino all’ambra chiaro ed è ricco di fruttosio.
Per questo motivo viene spesso indicato nella dieta dell’infanzia: favorisce la fissazione dei sali minerali nel tessuto osseo ed è noto anche per le sue proprietà disintossicanti a favore del fegato.
Miele di acacia, perfetto per il mal di gola
Si tratta sicuramente di uno dei mieli più ricercati, grazie al suo gusto delicato, rotondo e floreale.
Estremamente liquido, il miele di acacia difficilmente cristallizza, per questo ha molteplici usi. In cucina, per esempio, ha il pregio di essere adatto a molte ricette (e bevande), come sostitutivo dello zucchero. Perfetto per trarre sollievo dai sintomi influenzali e curare il mal di gola, purifica i reni e svolge un’azione protettrice nei confronti del duodeno.
Conoscete il miele di fiori di lampone?
Pregiatissimo e molto raro, perchè si produce dai fiori dei lamponi, questo miele è tipico della zona alpina e dell’Appennino settentrionale. Certamente saprà conquistarvi con il suo sapore insolito, abbastanza intenso e fruttato, che ricorda la macedonia e le mele cotte.
Tra i tipi di miele che abbiamo descritto, è certamente quello che cristallizza più velocemente, ma niente paura, il suo gusto non subirà alcuna variazione!
Miele di castagno: sapore forte e balsamico
Nel periodo compreso tra il mese di giugno e il mese di settembre, le api raccolgono il polline dai fiori del castagno, delle lunghe spighe di colore giallo-verdastro, caratterizzate da un odore acre.
Da qui nasce un miele ambrato scuro, dal sapore forte, balsamico e lievemente amarognolo. Il miele di castagno è indicato a chi soffre d’anemia, affaticamento e astenia, ma contribuisce anche a stimolare e favorire la circolazione sanguigna.
Il retrogusto di vaniglia e camomilla del miele di tarassaco
Per la precocità di fioritura (febbraio-maggio), le produzioni di questo miele non sono mai troppo abbondanti.
Ecco allora che il raccolto dell’anno si mescolerà a quelli successivi, per avere a disposizione una scorta sufficiente. Il miele di tarassaco si sceglie perché è soprattutto delicato, morbido e cremoso, un prodotto dal retrogusto persistente di vaniglia, spezie fresche e camomilla.
Ottimo per addolcire le tisane, il miele di rododendro
In assoluto il più prezioso per la “purezza degli ambienti in cui viene raccolto”: stiamo parlando del miele di rododendro, un prodotto tipico delle zone alpine, raccolto in estate, da metà giugno a metà luglio, in funzione dell’altitudine e dell’esposizione del versante montano. Il miele di rododendro è un validissimo ricostituente e un ottimo dolcificante per tisane rilassanti.