Che cos'è il Kefir di latte e che differenza c'è rispetto allo yogurt

Che cos'è il Kefir di latte e che differenza c'è rispetto allo yogurt

Sembra yogurt, ma non è: il kefir di latte vanta origini molto antiche, ed è un’incredibile fonte di nutrienti. Ecco tutto ciò che devi sapere su questa straordinaria bevanda.

Keif in armeno significa “benessere”, “sentirsi bene”; in turco, invece, keyif vuol dire “delizia”. Già dalle origini del suo nome, il kefir depone bene: è un alimento sano, ricco di benefici, ed è anche squisito. Si tratta di un latte fermentato originario del Caucaso, e vanta una storia letteralmente leggendaria: si narra, infatti, che fu Maometto a donare i primi grani di kefir ai montanari che abitavano in quelle regioni. Da qui, la definizione di “miglio del profeta”.
Ciò che è certo, è che il kefir è in grado di fornire al nostro organismo tanti nutrienti utili, soprattutto per il corretto funzionamento dell’intestino e per donare equilibrio alla flora batterica. Potrebbe sembrarvi simile allo yogurt, ma l’apparenza inganna: sono in realtà due prodotti molto diversi. Ecco quindi tutto ciò che c’è da sapere sul kefir di latte: che cos’è, come si prepara, e che differenza c’è rispetto allo yogurt.

Kefir di latte: cos’è

È una bevanda ricca di fermenti lattici e probiotici, che si ottiene dalla fermentazione del latte fresco vaccino, di pecora o di capra – in realtà, può essere preparato anche con latte vegetale o addirittura con acqua. Ha un sapore piacevole, quasi dolce, accompagnato da una nota acidula. Ma attenzione: con il termine ‘kefir’ non si indica soltanto la bevanda finita, ma anche i grani di Kefir che, aggiunti al latte, fanno fermentare gli zuccheri e danno origine alla bevanda chiamata kefir di latte. Trascorse circa ventiquattro ore di fermentazione, i grani di kefir vengono rimossi ed è possibile utilizzarli di nuovo.

Come si prepara?

Alimentari e supermercati sono solitamente ben forniti, e non è poi così difficile trovare un kefir di qualità. Ma, se vi va di sperimentare e provare a prepararlo in casa, non dovete far altro che seguire queste semplici istruzioni:

  • Versate 1 o 2 cucchiai di chicchi di kefir in una ciotola;
  • Aggiungete il latte senza riempire il contenitore, lasciando qualche centimetro di distanza dal bordo;
  • Coprite il contenitore e lascia riposare dalle 12 alle 36 ore;
  • Trascorso questo tempo, il kefir dovrebbe risultare grumoso: filtrate quindi il liquido per separare i grani dalla bevanda.

Et voilà! La vostra bevanda è pronta per essere gustata.

Kefir e yogurt sono la stessa cosa?

A guardarlo, il kefir di latte assomiglia molto a uno yogurt liquido. In realtà, per quanto siano entrambi prodotti realizzati con latte fermentato, sono molto diversi sia da un punto di vista nutrizionale che organolettico. Tra le molte differenze, vediamo quelle sostanziali:

  • Numero di batteri contenuti: lo yogurt ne contiene solo 2 (Lactobacillus bulgarigus e Streptococco thermophilus) mentre il kefir ne contiene più di 10;
  • Probiotici: i due batteri che trasformano il latte in yogurt non sono probiotici, non sopravvivono nel nostro intestino. Quelli presenti nel kefir, al contrario, sono microrganismi vivi (circa 30) che si depositano nell’intestino e aiutano a mantenerne l’equilibrio;
  • Consistenza: a differenza dello yogurt, cremoso e delicato, il kefir è ben più liquido, fresco, effervescente grazie a una minima componente alcolica;
  • Digeribilità: grazie all’elevata presenza di enzimi, il kefir risulta più digeribile rispetto allo yogurt, e in più riesce a favorire la digestione anche di altri alimenti.

Come inserirlo nel menu settimanale?

In realtà, il kefir di latte è una bevanda estremamente versatile: si consuma crudo, fresco o freddo, assoluto oppure accompagnato da altri ingredienti. Il momento ideale? La colazione.
Potete versarlo sui cereali, come fosse latte, ma anche con la frutta tagliata a pezzetti. Un’ottima soluzione potrebbe essere quella di unirlo alle pesche, la cui dolcezza è perfetta con il sapore più acidulo del Kefir. Ancora, potete aggiungerlo all’impasto dei pancake o, ancora, utilizzarlo come base per i frappé al posto dello yogurt o del gelato.
Oppure, perché no?, sfruttarlo in cucina: va benissimo per addensare zuppe o creme di legumi, per realizzare condimenti per la pasta o sfiziose salsine in cui intingere le verdure.

Ora che questo prezioso ingrediente non ha più segreti per voi, non dovete far altro che assaggiarlo o, se lo conoscete già, assicurarvi di mangiarne a sufficienza. Il vostro organismo vi ringrazierà.

MyValfrutta

MyValfrutta

Solo per te

MyValfrutta è lo spazio interamente dedicato a te. Entra e scopri tutte le iniziative e i contenuti esclusivi!
Accedi o iscriviti